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"Bubulina. Una storia straordinaria" di Giovanni Boschetti

Giovanni Boschetti, prolifico ed eclettico autore monteclarense, fra i primi studiosi in Italia di antiche icone russe, in prossimità delle festività natalizie appena trascorse ha pubblicato la sua terza opera di narrativa rivolgendosi questa volta soprattutto, anche se non esclusivamente, ai più piccoli.

Bubulina è una storia mai raccontata prima e illustrata con disegni originali e bellissimi: la tradizione dell’arte delle Icone, i simboli e i gesti della Fede, ritrovati dalla forza e dalla disarmante semplicità di un cuore innocente, quello di Bubulina, una bimba russa che vive da sempre a Palech con sua nonna, con la quale è cresciuta non avendo mai conosciuto i suoi genitori.

Una fiaba al contempo reale e fantastica, che parla di fede, di icone, ma anche di legami familiari, del rapporto madre-figlia, oltre che di sentimenti puri che operano un miracolo.

L’abile penna di Giovanni Boschetti, cimentandosi in questa sua nuova e originale pubblicazione, ne ha approfittato per dare vita a un viaggio incantevole alla riscoperta del divino, fra le atmosfere di un mondo sovrannaturale, mano nella mano con un amico d’eccezione, Gesù.

Scrivere per Lei equivale a scandagliare il cuore degli uomini. Quanto pensa di essere andato a fondo in questo senso con Bubulina – Una storia straordinaria, Giovanni e perché?

Sondare e scandagliare il cuore umano non è facile. Molti ritengono, come luoghi comuni, che l’uomo sia meritevole di attenzione, ma di quelle attenzioni che rifuggono dalla moralità, dalla sua stessa esistenza, dalla assenza di valori etici.

Purtroppo la società odierna, occidentale in primis, esige attenzioni soltanto sui “diritti” che l’uomo deve avere per essere considerato tale; senza questi diritti si cade nell’ oscurantismo e nella falsa chimera di un Dio inesistente. Io le chiamerei “false libertà” che convincono e inducono l’uomo a essere libero da… da che cosa? Forse dall’obbligo di doveri, di ubbidienze, di regole, di buon senso, di moralità e forse persino dall’etica? Essere liberi di andare contro natura, di esasperare la sessualità in ogni direzione, di abortire per e con leggerezza o forse di prendersi la libertà di sconsacrare la propria esistenza?

Tutto deve erigere l’uomo a re dell’Universo rinnegando Dio e relegandolo a mera falsità. L’uomo, da quando ha occupato l’anima con la ragione, è convinto di essere lui il centro dell’universo anziché essere parte dell’universo.

Detto ciò, ho voluto, tramite la mia conoscenza dell’arte iconografica, porre alcuni quesiti al lettore del libro su Bubulina, proprio nella direzione sopra menzionata. Attraverso il cuore di una bambina intelligente, curiosa e intrigante come lei, ho voluto stimolare la curiosità di chi accoglierà la storia come un messaggio salvifico.

Parolone, sì. Ma non è un libro per bambini, chiederete voi? Come si può pensare di articolare certi pensieri sulla mente di un bambino? Ebbene vi rispondo con il pensiero che apre il libro: “Dio si è dato un linguaggio da bambino; e questo linguaggio sono le icone. Linguaggio dal vocabolario povero, come il loro; senza raggiri, come il loro. Con un simile linguaggio può essere detto loro tutto di Lui” (Frére Daniel Ange, monaco e teologo)

Per cui il libro è rivolto a loro, ai bambini, ma anche al mondo degli adulti che lo leggeranno con il cuore di un bambino; quel cuore che resta per sempre quello innocente di un bambino, anche se indurito dalle iniquità della vita stessa.

L’uomo nasce “sano”; sono l’asprezza e la durezza della vita che lo rendono egoista, indifferente, a volte persino cattivo. Leggendo questo libro ho la “presunzione” di far riflettere il lettore adulto perché si ponga alcuni interrogativi sulla propria esistenza. Il piccolo lettore non avrà nessuna difficoltà a recepirlo poiché la strada umana è quella di relazionarsi, fin da piccoli, con la propria “divinizzazione” abbandonata agli albori umani, ma che tornerà alla fine dei tempi.

Per definirla in pochissimi vocaboli, questa fiaba può essere ‘la fiaba della vita’!

 Inizialmente questa toccante fiaba aveva un epilogo diverso che è stato da Lei modificato. Vuole dirci cosa l’ha portato a effettuare questa modifica?

Quando questa storia, per pura occasione, fu letta nel mondo russo destò subito grande attenzione. Era l’anno 2015. Più di trenta persone, fra cui sacerdoti, teologi, accademici, docenti, educatori dell’infanzia, sociologi e quant’altro lessero il testo originale. Restarono stupiti, in primis, che un cattolico potesse scrivere di cose loro, poi che fosse un testo semplice, ma altrettanto copioso di messaggi spirituali. Inoltre piacque che il libro fosse così ben strutturato con disegni per bambini e fotografie di Icone che portavano il lettore a misurarsi con la realtà delle immagini.

Fui affiancato da una docente dell’Accademia delle Scienze di Mosca. Ci vollero 18 mesi di corrispondenza reciproca per analizzare ogni parola, cambiare il significato di alcune frasi, adeguarlo al bambino russo, rispettare l’ortodossia in ogni pensiero e renderlo più veritiero. Ossia, mentre la prima versione era molto fantasiosa e accattivante come può esserlo una fiaba, questa ultima scritta, è più realistica. La prima storia era fuori dal tempo, fuori da luoghi reali ed era molto spensierata. Tutto questo non è mai esistito nelle terre di Russia, per cui ho dovuto collocare la storia in un preciso momento, in luoghi certi e adeguarmi scrupolosamente ai dogmi delle religione ortodossa.

Risultato? È ancora più bello!
Mi si dice che, in Russia, non è ancora stato scritto nulla di così bello e importante. Inoltre hanno cambiato i disegni creandoli più classici e assoggettati alla famosa Scuola di Palech che è la più rinomata in fatto di pittura delle Sacre Icone e delle Lacche russe. Sicuramente un valore aggiunto al libro stesso.

Bubulina è la nipotina che tutti noi vorremmo. Vivace, intelligente, di buon cuore. Ha avuto modo di leggere questa storia a qualche bambino? In caso affermativo, quali sono state le sue reazioni?

Di grande emozione.


I bambini si innamorano di storie fantastiche. Il loro mondo è fantasia che, almeno fino a qualche anno fa, era composta dal mondo delle fiabe, del mistero e del modo divino. Questo mix si fondeva in un’unica forma, il regno dell’immaginazione. Dove il bambino vagava fra i suoi personaggi fantastici, fra le piccole paure che scaturivano dal mistero, ma soprattutto dal fascino che percepivano dal mondo di Dio. Un Angelo, una storia su Gesù, la stessa Maria, madre; oppure un miracolo o un racconto salvifico hanno sempre affascinato la mente di un bambino.

I bambini che l’hanno letto hanno valorizzato la loro mamma, hanno provato sentimenti amorevoli verso Bubulina e, alcuni, avrebbero voluto lei, Bubulina, come compagna per avventurarsi loro stessi in quel magico, anzi, meraviglioso mondo di Gesù.

In questa fiaba largo spazio è riservato alle icone sacre. Vuole anticipare come è riuscito a fare appassionare i più piccoli a un argomento complesso?

Ricordo che i primi tempi in cui divulgavo in Italia quest’arte sacra attraverso mostre istituzionali presso musei, scuole, parrocchie e ambienti pubblici, venivano spesso le scolaresche a visitare la mostra. Ebbene, posso affermare che i bambini mi hanno dato le soddisfazioni maggiori; perché attraverso la loro innocente frenesia, la loro petulante curiosità e il loro interesse verso questo meraviglioso mondo divino, mi hanno indotto ad amare queste sacre raffigurazioni. Erano stupefacenti spettatori che mi rivolgevano domande semplici, ma altrettanto dirette a cui dare risposte non banali.

Ho la capacità, così mi si dice, di rendere semplici argomenti difficili e così ho potuto coinvolgere menti disarmate, ma assetate di curiosità, in argomenti complessi come la spiegazione di cosa sono le raffigurazioni iconografiche.

Cosa ritiene che il lettore troverà in Bubulina di non reperibile in altre fiabe?

Sicuramente la presenza del mondo divino e, al giorno d’oggi, ciò non è poca cosa.
Inoltre l’ambiente reale e fantastico, fuori da una sequenza temporale, ma al tempo stesso odierna; e ancora la strabiliante intrusione del mondo trascendentale nel mondo umano in un mix di rientri cadenzati dalla perseveranza di un bambina dal cuore buono.

Non trascuriamo la mescolanza di disegni della famosa Scuola di Palech e di fotografie di arte sacra così ben amalgamati fra loro da rendere la storia una sorta di realtà virtuale vissuta in prima persona. Il lettore si troverà coinvolto come un Avatar in una dimensione parallela al mondo reale.

Le pare poca cosa una fiaba simile? Anche gli adulti rimarranno sorpresi dalla bellezza di questa storia. E potranno raccontarla, leggendola, mille e mille volte ai loro bambini senza mai stancarli, bensì incuriosendoli sempre di più, poiché il mondo misterioso di Dio li attira e li entusiasma a prescindere.

Per finire, Giovanni, vuole lanciare un messaggio ai lettori di Bubulina, attraverso questo spazio a noi gentilmente concesso dalla redazione?

“Miei cari piccoli lettori vi invito a riscoprire una fiaba, la fiaba della vita, che non ha mai conosciuto periodo migliore di oggi per essere raccontata e rivissuta. Ci sono tante storie per bambini, attuali, moderne, colme di effetti straripanti e violenti. Concedetevi il piacere di leggere o farvi raccontare da un adulto la storia straordinaria di Bubulina. Lei diventerà la vostra migliore amica e, con lei, scoprirete il mondo di Gesù: bellissimo, magico, ma soprattutto scoprirete quel mondo che a volte sognate di vivere nella vostra stessa realtà.”

 

CENNI BIOGRAFICI DELL’AUTORE

Giovanni Boschetti

Fra i primi studiosi in Italia dell’arte delle antiche Icone russe e delle opere del periodo delle Avanguardie, ha maturato la sua esperienza come divulgatore nel settore dell’antiquariato inteso come passione, ricerca, competenza e professionalità. Dal 1984 curatore di Academia Ikon Rus’, con sede a Montichiari (Brescia), oggi tra le Gallerie d’arte antica sacra, fra le più importanti e conosciute, non solo in ambito nazionale, per la qualità delle opere iconografiche proposte e scelte personalmente.

Autore di numerose pubblicazioni e collaboratore di alcuni testi relativi all’arte russa, Giovanni Boschetti organizza mostre culturali e didattiche in tutta Italia. Esperto in queste forme d’arte e divulgatore delle medesime.

Questo libro costituisce un ulteriore tassello nel costante impegno profuso a favore della divulgazione dell’arte iconografica presso il grande pubblico, ora rivolto al mondo dell’infanzia, dell’adolescenza e non soltanto.

In questi ultimi anni autore anche di romanzi di grande spessore.

Link d’acquisto del libro: https://pavedizioni.it/prodotto/bub...

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