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Brasile, Bolivia, Cile e Colombia interrompono le relazioni con Israele. Cosa sta succedendo in America latina?

La Colombia il Brasile la Bolivia e il Cile rompono le relazioni diplomatiche con Israele e ritirano l'ambasciatore da Israele.

Così anche la Bolivia indigena e il Brasile di Lula, quest'ultimo in seguito a tensioni fortissime con il Brasile di Lula che richiama in patria l'ambasciatore da Israele accusando il governo Israeliano di Netanyahu di genocidio contro il popolo palestinese. Ricordiamo che ormai il 70 per cento dei membri dell'Onu ovvero tutto il mondo quasi riconosce la Palestina tra cui recentemente Spagna Norvegia Irlanda e Slovenia. Ma non gli USA l'Inghilterra la Francia la Germania e l'Italia.

COLOMBIA: La Colombia di Gustavo Petro il 3 maggio ha rotto definitivamente le relazioni diplomatiche con Israele il 2 maggio 2024 e dopo il 7 ottobre ha immediatamente ha richiamato l'ambasciatore colombiano in Israele: “a partire da oggi, la Colombia non intratterrà più relazioni diplomatiche con lo Stato di Israele” ha dichiarato Gustavo Petro eletto presidente della Colombia nel 2022 e ex sindaco di Bogotà dal 2012 al 2014 definendo quello di Israele “un governo e un presidente di genocidi”. Lo ha dichiarato durante una manifestazione di piazza in occasione del 1 maggio. Gustavo Petro è il primo presidente colombiano di sinistra eletto democraticamente dopo 50 anni di governi di destra e di conflitto civile e armato: ben 51 milioni dispersone.

BRASILE: Parallelamente l 24 maggio Lula è stato dichiarato da parte del governo Israeliano persona indesiderata per aver accusato il governo Israeliano di “genocidio”. Le relazioni tra i 2 paesi riguardano la fornitura di armi : “le relazioni tra i due paesi coinvolgono diversi settori tra cui quello della Difesa dove Israele è uno dei maggiori fornitori di sistemi d’arma al paese del Sud America (il Brasile) da diversi decenni.” ( Ares Osservatorio per la difesa). Il Brasile ricordiamo è grande come tutta l'Europa da Pantelleria all'Islanda mare compreso: ben 215 milioni d Persone più i migranti all'estero. Il motivo è che il governo israeliano di Netanyahu è stato accusato di genocidio dal presidente Lula. Parallelamente Lula è stato dichiarato “persona non grata” da parte del governo israeliano per aver accusato Israele di genocidio. “La risposta del Governo di Brasilia non si è fatta attendere con il richiamo in patria dell’ambasciatore brasiliano a Tel Aviv il 24 maggio”.

 

BOLIVIA : La Bolivia indigena ha rotto le relazioni diplomatiche con Israele già nel 2009 ad opera del viceministro degli esteri boliviano Freddy Mamani, che ha dichiarato l'offensiva israeliana a Gaza “aggressiva e sproporzionata” in conseguenza delle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza. L'attuale presidente della Bolivia, che conta solo 12 milioni di persone, è Luis Arce e la Bolivia è stato uno dei primi paesi dell'America Latina a rompere le relazioni diplomatiche con Israele.

 

MESSICO e CHILE: Il Cile ha ritirato i propri ambasciatori da Israele e interrotto le relazioni diplomatiche. Intanto sia il Messico sia il Cile hanno presentato alla Corte Penale Internazionale (Cpi) una richiesta di indagine per possibili crimini di guerra commessi nell'ambito del conflitto tra Hamas e Israele. Messico e Cile hanno presentato alla Corte Penale Internazionale (Cpi) una richiesta di investigazione su possibili crimini di guerra commessi nel quadro del conflitto tra Hamas e Israele già nel 2024: "Ciò che ci interessa è sostenere le indagini su eventuali crimini di guerra commessi nella zona da qualunque parte provengano”.

 

I 2 Stati Lo rendono noto in una dichiarazione congiunta dove si dichiara che "l'azione di Messico e Cile è dovuta alla crescente preoccupazione per l'ultima escalation militare in Palestina, in particolare contro obiettivi civili, e per la presunta continuazione di crimini sotto la giurisdizione della Corte, in particolare dopo l'attacco del 7 ottobre 2023, compiuto dai militanti di Hamas e le successive ostilità a Gaza". Il Messico conta 127 milioni di persone il Cile 19.

 

VENEZUELA: “So che per molti è incredibile parlare della possibilità che il Venezuela apra la sua ambasciata a Gerusalemme, ma con la rapidità con cui cambia la corrente del vento in Sud America questa è una possibilità reale". Un debito, una promessa, una delle priorità in agenda. “ (Cesare Sabas Fuentes: aurora-israel.co.il ) Il Venezuela infatti votò nel 1947 alle Nazioni Unite a favore del legittimo diritto dello Stato di Israele ad esistere. Il Venezuela anche ha fortissime tensioni con Israele dopo aver condannato l'attacco al campo profughi di Jabaliya nel 2023. Nonostante la rottura delle relazioni diplomatiche con Israele di Chavez è vicino il giorno della apertura dell'ambasciata venezuelana In Israele: infatti nel 1947 il Venezuela votò a favore del legittimo diritto dello stato di Israele ad esistere (Cesare Sabas Fuentes: aurora-israel.co.il )

Inoltre ricordiamo che la Corte Penale Internazionale ha spiccato un mandato d'arresto contro Netanyahu e anche contro i capi di Hamas e contro Putin. Questo significa che i capi di Hamas Netanyahu e anche Putin non potranno più viaggiare nei paesi aderenti alla Corte Penale Internazionale, che sono ben 123 su 205.

Alessandro Bonafede

 

Presedidente aps ISOLA

aps ISOLA Intenazionalismo SOLlidarietà Autodeterminazione

isolacolombia.org

 

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