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Bambino prematuro sopravvive grazie a una scatola termica

Aruna Chauhan, una donna indiana di 34 anni, nell'ottobre dell'anno scorso, dà alla luce il piccolo Mithilesh nell'Alliance Hospital di Mumbai. Nato prematuro, con un peso di appena 1 chilo e mezzo, il neonato viene ricoverato subito in terapia intensiva.

Purtroppo Aruna e suo marito, Ramesh, sono troppo poveri per pagare le cure del piccolo Milthilesh (pari a $130 al giorno), e dopo aver venduto ogni avere e chiesto prestiti a familiari e amici, la coppia è stata costretta a sottrarre il bimbo dalle cure ospedaliere al suo ventesimo giorno di vita.

"Le abbiamo provate tutte, ci siamo rivolti a tutte le persone che conoscevamo, finché non ci è rimasto più nessuno a cui chiedere. Abbiamo anche provato nelle associazioni di beneficenza, ma non c'è stato nulla da fare".

Queste le parole della madre disperata in un'intervista rilasciata alla stampa Indiana e pubblicata sul Daily News, dopo che la notizia è stata pubblicata sulla pagina facebook e twitter della Cover Asia Press. E Ramesh, che lavora come commesso per appena $160 al mese, sotto il consiglio dei medici dell'ospedale, compra una scatola termica e costruisce con le sue mani un'incubatrice.

"Un dottore ci ha detto che se non potevamo permetterci di pagare le cure per nostro figlio allora potevamo provare a metterlo in una scatola termica, con dei buchi per la ventilazione e una lampadina da 60 watt per tenerlo al caldo [...] così mio marito ha comprato una di queste scatole al mercato del pesce accanto all'ospedale e ci ha fatto dei buchi. È stato terribile, non sapevamo se avrebbe funzionato, ma non potevamo fare altro".

Inoltre Aruna e suo marito dovevano tirar fuori dalla scatola il piccolo Milthilesh ogni due ore, per controllare la sua temperatura corporea.

Oggi Milthilesh ha cinque mesi, è riuscito a sopravvivere grazie alla scatola termica, ma è ancora sottopeso. A prendersi cura di lui adesso è il Wadia Hospital, un ospedale per bambini che, venuto a conoscenza della sua situazione, ha offerto al piccolo un'assistenza 24 ore su 24.

Foto: NYDailyNews & CoverAsiaPress

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