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Bagnasco a Lampedusa

Un lungo applauso ha accolto a Lampedusa il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei in visita nell’isola per portare solidarietà e ringraziare la cittadinanza lampedusana. Ad attenderlo in aeroporto i bambini della scuola elementare che così lo hanno salutato:”la sua visita è per noi un grande onore in questo momento di crisi materiale e spirituale”.

Il cardinale, accompagnato da monsignor Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento e dal cardinale Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo e presidente della conferenza episcopale siciliana ha celebrato la messa nella chiesa di S. Gerlando: ”sono venuto a Lampedusa per incrociare il vostro sguardo per dirvi grazie: l’accoglienza semplice e cordiale, fatta di gesti concreti secondo le vostre possibilità, è di esempio a tutti, specialmente a quanti parlano molto e fanno poco”. Un chiaro monito al governo italiano, ma anche all’unione europea che insieme, hanno trascurato quasi totalmente e tardivamente reagito, delegando alle associazioni di volontariato e ai cittadini di Lampedusa l’emergenza dei migranti nell’isola. “In questo momento ci si deve accorgere e riconoscere che i confini degli Stati sono i confini dell’Europa e che ciò che accade in un punto ha riflessi su tutti. L’Europa ha una grande opportunità di crescita sulla via della vera unità, che è ben più profonda della via dell’unificazione. Essere davanti a situazioni umane gravi, come quella di tante persone che si allontanano dai propri Paesi alla ricerca onesta e rispettosa di un domani migliore per sé e per le proprie famiglie, aggiunge Bagnasco, è un appuntamento al quale la storia chiama l’Europa per misurare se stessa, per verificare le proprie intenzioni, per costruire il suo volto nel mondo. A quanti sono protagonisti di un doloroso esodo, diciamo il nostro saluto fraterno, con l’augurio di una convivenza serena, ordinata e fruttuosa per tutti”.

Più esplicito monsignor Francesco Montenegro: "pensare di bloccare le migrazioni solo con la forza e con misure di polizia è sbagliato. Le navi e gli aerei non risolvono il problema, perché questa gente vuole vivere, e l’Italia e l’Europa dovrebbero fare di più. Una somma di egoismi, aggiunge, non riesce mai diventare ricchezza”.

La visita al centro di accoglienza è stata annullata a causa delle proteste di alcuni migranti che con delle lamette hanno compiuto degli atti autolesionistici; sono circa 200 tunisini che verranno rimpatriati.

In seguito il cardinale Bagnasco ha proseguito la visita all’isola dei Conigli, uno dei punti più belli di Lampedusa, dove i sub della Guardia Costiera hanno posto una corona di fiori alla Madonna in mare a circa 15 m di profondità, per ricordare tutti quei migranti morti in mare per raggiungere Lampedusa.

Commenti all'articolo

  • Di yepbo (---.---.---.119) 19 maggio 2011 12:24

    Sono certo che il Bagnasco si sia tenuto a debita distanza dal centro di accoglienza e, si sia ben guardato dall’abbracciare con amore i "migranti" che vi risiedono e magari di portarsene a casa qualcuno.


    Invece di fare queste sceneggiate, che oramai ingannano ben pochi, si dedichi ai vergognosi "segreti" dell’azienda per cui "lavora"
  • Di pv21 (---.---.---.173) 19 maggio 2011 19:49

    Liturgie >

    Il 28 aprile La Padania ribadisce il credo Leghista “bombe uguale più clandestini”.
    Allora La Russa garantisce che, una volta fissata la data d’accordo con gli Alleati, avremo il “termine certo” entro cui tornare a “neutralizzare” i radar libici (senza lanciare 1 solo missile).
    Frattini abbraccia, come realistica, “l’ipotesi di 3-4 settimane” per concludere tutte le operazioni militari aggiungendo, però, che serve intensificare la “pressione militare” per poter far partire l’iniziativa politica.

    In concreto.
    Da quel 28 aprile Lampedusa ha visto approdare sui 7000 migranti libici.
    A fine maggio, con questo ritmo, gli sbarchi potrebbero salire a 13-14mila “poveracci” spediti dal Rais.
    Un totale ben lontano, in ogni caso, da quei 50mila “profughi” più volte paventati da Maroni.
    Una “goccia” in confronto ai 750mila profughi (fonte ONU) già fuggiti da Gheddafi.

    Coincidenza vuole che a fine mese si chiuda anche la tornata elettorale.
    Nel paese del Barbiere e il Lupo in nome della sicurezza si dicono e fanno cose davvero singolari …

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