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Autonomia differenziata: oggi a Napoli la manifestazione nazionale

Il 16 marzo nel capoluogo campano per fermare il ddl Calderoli, cosiddetto spacca Italia.

di Daniele Pallotta

 

La manifestazione nazionale contro l’ autonomia differenziata del disegno di legge Calderoli partirà alle 14:30 del 16 marzo da piazza Garibaldi, a Napoli.

Nell’ appello degli organizzatori si legge che “Il disegno di legge che attua la cosiddetta autonomia differenziata dissolve l’unità giuridica, territoriale e culturale del Paese, conferendo alle Regioni poteri legislativi, gestionali ed amministrativi abnormi, tali da condizionare pesantemente la vita e i diritti di ognuna di noi, di ognuno di noi; rinunciando a realizzare l’uguaglianza prescritta dalla Costituzione e istituzionalizzando, invece, gli enormi divari economici e sociali esistenti tra le diverse realtà territoriali. Un progetto che ci renderà ancora più poveri e diseguali, cancellando tutto ciò che è pubblico, dalla scuola alla sanità, spezzettando infrastrutture, beni comuni e ambientali, contratti e condizioni di lavoro, cancellando la speranza di costruire un Paese finalmente degno dei principi costituzionali: una Repubblica Una e Indivisibile, unita e solidale.”

Presidi e cortei hanno visto partecipare partiti, associazioni, sindacati di molte regioni d’ Italia negli ultimi mesi. Questo fronte di resistenza, nelle intenzioni dei promotori, deve allargarsi e coinvolgere i cittadini nella partecipazione. “E’ fondamentale fermare questa riforma, che consideriamo una riforma spacca italia. Noi chiediamo il ritiro e non modifiche annacquate, ma comunque inaccettabili, come quella proposta dalla regione Emilia Romagna – spiega Tullio Coppola del Coordinamento Campano Contro l’ Autonomia differenziata – se dovesse essere attuata le disuguaglianze tra i servizi pubblici offerti dalle varie regioni aumenteranno ancora di più, a partire dalla scuola e dalla sanità, colpendo anche altri ambiti.”

“Da Napoli si alzi una voce sola: stop al disegno di legge Calderoli!” – prosegue l’ appello diffuso dagli organizzatori – “Ci appelliamo a chi siede in Parlamento, a sindaci e sindache, ai rappresentanti di tutte le istituzioni, ai movimenti sociali, alle associazioni e ai comitati, ai sindacati e ai partiti politici, agli uomini e alle donne del Sud che non piegano la testa, agli uomini e alle donne del Nord che credono ancora nell’uguaglianza e nella solidarietà, all’Italia che non si fa ingannare.”

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