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Audace vs pavido

Friedrich Nietzsche si pose, ben molto tempo prima di me, lo stesso mio quesito: perché gli esseri umani non accettano e non si gratificano davanti alla certezza che nessuno, in tutto il mondo, potrà mai essere clone assoluto di un altro, sia fisicamente che mentalmente?

Nietzsche si rispose affermando che, l’essere umano, temendo le problematiche dell’essere se stesso, preferisca assoggettarsi, uniformandosi al “globale” pensiero dell’opinione pubblica… sereno e leggero nel ripetere le stesse cose che dicono gli altri, a fare e rifare le stesse cose che fanno gli altri. Con precisione pensava (lo scrisse) che gli uomini ancor prima che pavidi sono pigri e soprattutto temono gli incomodi che procurerebbe una nudità e una sincerità incondizionata.

Poniamoci un secondo quesito a questo punto: visto che la causa principale del conformismo è (diamolo per certo) la pigrizia mentale (ma non solo) dell’essere umano, è possibile che i poteri “occulti” che controllano la cosiddetta opinione pubblica o addirittura l’agire di un piano definito e concertato a livello mondiale tendano a creare un uomo massificato, grande acquirente, assoggettabile anche in senso politico, sociale ed economico?

E’ possibile che attraverso il conformismo, al nichilismo ed alla relatività vengano sovvertiti i valori storici dell’uomo? Che si dissacrino e polverizzino il valore positivo, il senso del dovere, la solidarietà ed il rispetto del proprio ego?

Non ne ho di certo le prove tangibili tra le mani, ma il mio pensiero personale è sì. Diceva del resto, tempo fa, un famoso personaggio, che “a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”.

Spesso noi anticonformisti, antiglobalizzatori, ribelli, democratici dal basso o come preferite chiamarci, veniamo tacciati di vivere di una sottocultura antimoderna... beh se il moderno è il quotidiano vivere mi fregio di questo status, aborro decisamente questo progresso mercantile senza fine e mi vanto di riconoscermi nella tradizione e nel disinteresse economico.

Qualcosa, pecco certamente di supponenza (chiamiamola così), in questi tempi si muove, alcune voci fuori dal gregge si sentono, nel mezzo di milioni di clonati e massificati, alcuni individui, nel vero senso della parola, fanno sentire la propria voce ed indicano dei sentieri. Ai massificati suonano come urla scandalose, richiami alla fatica del pensare e dell’agire e si muovono per isolarci… bene!

Vuol dire che li abbiamo messi nella posizione di porsi in maniera autonoma, critica e personale nei confronti del reale e reagiscono come i farisei, che in confronto alla massa abbiamo qualcosa che è “solo nostro”; non dobbiamo però, amici, crogiolarci nel nostro essere, abbiamo l’obbligo di evangelizzare, di liberare gli schiavi dall’occulto potere, di metterci in gioco continuamente, ogni giorno con un energia maggiore oppure il gregge brucherà sempre l’erba imposta dal pastore.

Parole d’ordine: Autonomia, Responsabilità, Partecipazione, Sostenibilità.

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