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 Home page > Tribuna Libera > Attacco terroristico a Parigi: del Regime e del popolino bue

Attacco terroristico a Parigi: del Regime e del popolino bue

Con l'attacco a Parigi, il Regime piazza un colpo da maestro. Proprio nel momento in cui le folle stan cominciando ad aprire gli occhi rendendosi conto del livello di criminalità dei governanti, quando scontri e manifestazioni si moltiplicano perché i popoli cominciano a non farcela più a sopravvivere senza nessun futuro davanti se non quello della schiavitù 2.0, arriva questo nuovo undici settembre francese.

Centotrenta morti, un'azione coordinata alla perfezione, eseguita con il chiaro scopo di massimizzare lo shock. Ristoranti, uno stadio, la sala concerti di uno dei locali più importanti di Parigi in cui al momento dell'attacco erano presenti, se non erro, millecinquecento persone. Come a dire che non c'è angolo di terra nel quale si è al sicuro.

Mentre guardavo le immagini dell'ennesima carneficina studiata a tavolino mi son chiesto se non ci fosse da aspettarselo, visto il crescendo di tensione fatto montare intorno all'immigrazione, magistralmente, in modo lento ma inesorabile, con la complicità delle trombette di governo che una volta erano i mezzi di informazione, roba che la strategia della tensione degli anni '70, a confronto, era un giochino per bambini un po' annoiati e poco intraprendenti.

Mi chiedo se questo non sia che l'inizio di una discesa all'inferno senza fondo, un bagno di sangue dopo l'altro, una carneficina dopo l'altra, con le elites dominanti da una parte a festeggiare a caviale e champagne e il popolino che fa le ronde e brucia campi rom e insegue per le strade poveri cristi che hanno la sola sfortuna di essere mediorientali.

E mentre perdiamo tempo appresso alle cazzate di Renzi e del circo di scimmiette ammaestrate che gli gira intorno, i dobermann di regime sono stati già scatenati, bava alla bocca, pronti a strappare e dilaniare carni pur di conquistare un posto ai piedi della tavola del padrone, basta farsi un giro in Rete e leggere i titoli di alcuni dei maggiori quotidiani, per non parlare dei commenti della "ggente".

Da oggi chiunque parlerà di integrazione e dialogo sarà additato al pubblico ludibrio come buonista, nel migliore dei casi, nel peggiore come traditore dei valori dell'occidente, complice dei mostri fondamentalisti che voglion metterci sotto perché si sa, "son selvaggi punto e basta."

L'attacco a Parigi darà forza a gentaglia come Salvini e fascisteria cantante, ebbri di gioia per questa manna cadutagli dal cielo in un paese, per restare in Italia, in campagna elettorale permanente, e la famosa maggioranza silenziosa sarà ben felice di rinunciare agli ultimi scampoli di diritti e libertà, perché "siamo in guerra".

A quando, la prossima carneficina televenduta in diretta planetaria?

A voler pensare proprio male male, ci sarebbe il Giubileo straordinario di Papa Francesco, il giubileo della misericordia, per il Regime un'occasione più che ghiotta, per seppellire definitivamente ogni speranza di poter vivere in un mondo che faccia un po' meno schifo di così e fare, perché no, un po' di humor nero..

Però se ci dice culo il prossimo sindaco di Roma sarà un cinquestelle.

Allora sì, che ne vedremo delle belle, mica chiacchiere da complottisti della Domenica!

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