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Anteprima Presadiretta: la guerra dei chip

Come ha raccontato Presadiretta qualche settimana fa, la guerra in Ucraina non trova alcuno sblocco diplomatico e si ha l’impressione che non esistano alternative alle armi, da inviare in modo sempre più massiccio sul fronte ucraino.

Ma nel frattempo si scaldano i motori per un altro conflitto, quello tra Cina e Stati Uniti per la sovranità di Taiwan: il presidente Xi ha mandato un messaggio chiaro, “la questione di Taiwan riguarda i cinesi e deve essere risolta da noi cinesi”, per questo nella bozza di pace presentata a Monaco si parlava di difesa dei confini naturali. E per la Cina Taiwan è nella loro sfera di influenza, sono i loro confini naturali.

La tensione attorno al controllo di quest’isola, il cui governo appoggiato dall’America rivendica la sua autonomia dal vicino cinese, sta crescendo: si parla di guerra dei chip perché, grazie anche alle delocalizzazioni degli anni passati, qui si producono la maggior parte dei chip (il 60% del mercato mondiale), chi ne controlla la produzione controlla il mondo.
Ce ne siamo accorti anche nella stessa guerra in Ucraina, dove i chip sono montati sui droni: l’Ucraina sta vincendo perché è riuscita ad avere i chip migliori.
Mentre la Cina mette in mostra tutta la sua forza militare con le grandi manovre navali, Taiwan è sotto attacco cibernetico: Presadiretta è andata a visitare il Cyberlab, un edificio governativo di recente apertura dove ci si addestra a combattere gli attacchi informatici, con tanto di esercitazioni per essere pronti ad eventuali attacchi. Su un enorme monitor montato su una parete è proiettata una mappa con tutti i principali attacchi al paese, che arrivano ogni giorno, ogni minuto, la maggior parte dei quali parte dalla Cina. A volte – racconta uno dei responsabili al giornalista – questi attacchi cercano di installare dei malware, programmi che possono controllare i tuoi sistemi, come ad esempio i treni ad alta velocità. Cosa potrebbero cercare di fare, una volta preso il controllo? Potrebbero farli scontrare, distruggere la rete elettrica, sarebbe peggio di un attacco missilistico.
Dopo la visita di Nancy Pelosi, l’ex speaker della Camera Americana, e con l’inizio delle esercitazioni cinesi, in un solo giorno abbiamo ricevuto 2,6 ml di attacchi.

La scheda del servizio:

 

Soffiano nuovi venti di guerra: pochi giorni fa il presidente cinese Xi Jinping ha dato ordine al suo esercito di essere pronto a invadere Taiwan "entro il 2027". Lo ha rivelato il capo della Cia, William Burns, in un'intervista alla Cbs.
A “PresaDiretta” – il programma di Riccardo Iacona e di Cristina De Ritis con la collaborazione di Giulia Bosetti, Sabrina Carreras, Lisa Iotti, Alessandro Macina
Raffaella Pusceddu, Elena Stramentinoli in onda lunedì 6 marzo alle 21.20 su Rai 3 - i reportage de “La guerra dei chip”, realizzati tra Taiwan, Stati Uniti e Cina per capire perché i microchip sono diventati il terreno di scontro tra Usa e Cina. E l’Europa? Quali saranno le sue scelte politiche e strategiche? In studio, con Riccardo Iacona, la sinologa Giada Messetti, corrispondente dalla Cina e scrittrice, per capire cosa ci aspetta.
“PresaDiretta” è andata a Taiwan, dove c’è il più grande sistema industriale per la produzione di chip al mondo. Il 60% del mercato globale e il 90% dei microchip più avanzati, vengono prodotti su questa isola. Chi li possiede avrà in mano gli strumenti per dominare il pianeta, armi, tecnologia, Intelligenza Artificiale. E’ per questo che proprio su Taiwan si stanno concentrando le tensioni più forti della battaglia commerciale e industriale tra Stati Uniti e Cina. Taiwan è diventato il prossimo “fronte” di una guerra tra grandi potenze. 
Nella Silicon Valley in California, poi, “PresaDiretta” è andata per capire le ragioni e le conseguenze dell’introduzione da parte americana delle più severe misure protezionistiche mai applicate alla Cina proprio sul fronte dei microchip. E dove al tempo stesso, è stato avviato un massiccio programma di investimenti per aiutare le aziende tecnologiche. Misure nate per far correre gli Stati Uniti più veloci della Cina. E’ la battaglia finale per il controllo dell’Intelligenza Artificiale. Chi la vincerà? E con quali conseguenze? 
“PresaDiretta” ha ascoltato anche le voci dei governi e le industrie del settore, i tecnici e gli analisti, ha raccolto testimonianze esclusive per capire perché attorno a questo minuscolo oggetto si gioca la sfida geopolitica del secolo. 
I microchip sono ovunque, per questo non possiamo più farne a meno: cellulari, tablet, computer, automobili, consolle, televisori, lavatrici, frigoriferi, qualsiasi oggetto elettronico recente funziona grazie ai microchip. Piccolissimi ma essenziali, sono circuiti integrati che possono contenere fino a miliardi di transistor delle dimensioni che si calcolano in nanometri. La vita moderna come la conosciamo oggi non esisterebbe senza i microchip e un’eventuale interruzione della loro fornitura ci farebbe rimbalzare all’indietro di un secolo. 
“La guerra dei chip” è un racconto di Riccardo Iacona, con Marcello Brecciaroli, Pablo Castellani, Marianna De Marzi, Francesca Nava, Paola Vecchia, Fabio Colazzo, Matteo Delbò, Alessandro Marcelli.

 

Le anticipazioni dei servizi che andranno in onda questa sera le trovate sulla pagina FB o sull'account Twitter della trasmissione.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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