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Ancora un Dpcm: cosa succede a Natale?

(ANSA) – ROMA, 27 NOV – Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà una nuova ordinanza con cui dispone l’area arancione per le Regioni Calabria, Lombardia e Piemonte e l’area gialla per le Regioni Liguria e Sicilia. L’ordinanza sarà in vigore dal 29 novembre.

 

Ma Conte lo sa che il prossimo Dpcm sarà l’inizio della sua fine?
Cambiare colore alle Regioni, per far contenti commercianti ed affini, senza tener conto del numero dei morti che è terrificante, sarà il fondamento della terza ondata del virus che dovrà essere ridenominato Covid20.

Un confronto serratissimo tra governo, capi di commissione e regioni per la definizione del nuovo Dpcm, decreto di Natale, che verrà firmato salvo imprevisti giovedì 3 dicembre dal presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte. Il documento conterrà le regole e le indicazioni previste per le festività che, come facile intuire, saranno fortemente influenzate dall’emergenza sanitaria Covid.19. Conte si è confrontato con i capi delegazione della sua maggioranza di governo per illustrare le misure contenute nel decreto. Contestualmente il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia ha convocato i rappresentanti degli enti locali, Regioni, Anci e Upi per un faccia a faccia sul prossimo Dpcm. Con questi ultimi ha discusso anche sulla possibilità di un rientro in classe già a partire dal 9 dicembre, data indicata dal ministro Azzolina. Su tale punto i presidenti di Regione si sono mostrati compatti sostenendo la loro contrarietà alla riapertura in presenza delle scuole medie (seconde e terze classi) e superiori.

Ma, in linea di massima, su quali indirizzi si orienterà il nuovo Dpcm? Quali le forme individuate dal governo per consentire agli italiani di festeggiare il Natale e il Capodanno? Le risposte definitive saranno rese note il 3 dicembre prossimo ma, già in queste ore, si sono rincorse le prime indicazioni su vari ambiti. Ecco alcune delle norme in discussione.

Negozi aperti e uscite serali

Tra le ipotesi sulle quali stanno cercando di fare luce i membri del governo, c’è quella riguardante la possibilità di prorogare l’orario di chiusura dei negozi sino alle 22 così da favorire lo scaglionamento di acquirenti. Le perplessità riguardanti il fatto che tale disposizione potrebbe incentivare le uscite serali.

Riapertura centri commerciali

Dal 4 dicembre potrebbero rimanere aperti centri commerciali e grandi magazzini anche durante il fine settimana. Una deroga che dovrebbe essere provvisoria e potrebbe essere cambiata dopo il 20 dicembre.

Spostamenti tra regioni

Su questo punto le perplessità sono moltissime. Si perché, se da un lato potrebbe essere plausibile entro la metà di dicembre una diminuzione dei contagi, è altrettanto possibile che il ritorno agli spostamenti tra una regione e l’altra possa comportare una più facile trasmissibilità dell’infezione. Molti coloro che sostengono come i viaggi dovrebbero avvenire con la stessa regola delle zone arancioni secondo la quale Altrettanti quelli che sono persuasi ad allentare e permettere una più ampia mobilità. Su questa riflessione i ministri del governo Conte stanno incentrando il dibattito cercando di comprendere come trovare una sintesi consentendo, soprattutto durante le festività natalizie, il ricongiungimento familiare.

Concludo con una domanda: ma sono più importanti le festività natalizie o la salute?

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