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 Home page > Attualità > Società > Amici di Maria De Filippi. La malaeducazione

Amici di Maria De Filippi. La malaeducazione

ll momento storico in cui viviamo si caratterizza per essere "acefalo", privo di qualunque autorità. Si nega l’autorità dei padri nelle famiglie, quella dei medici negli ospedali, quella dei professori nelle scuole. Nessun modello è, ormai, riconosciuto come credibile. Non solo dalle giovani generazioni, cresciute a merendine Kinder e reti Mediaset, ma anche dagli adulti, i genitori. Regna, in Italia, una perdita totale di capacità critica. Il menefreghismo è dilagante e va a braccetto con un nichilismo privo di fondamenta e di speranza.

E’, il nostro, un paese che tace di fronte alle prepotenze di Genova, le botte della polizia e le assoluzioni dei processi. Ed è lo stesso paese che si indigna e manifesta solo quando viene toccata la casta, la proprietà che si ritiene dovuta e legittima e che tace mentre migliaia di tassinari protestano contro la liberalizzazione delle licenze.

Cosa c’entra Maria De Filippi in tutto questo? C’entra eccome. Perché è anche sua la responsabilità di questa perdita di autorità. Sua e di chi, ancora, le consente di imperare nella televisione italiana. Di chi le permette di occupare un intero palinsesto con trasmissioni dai grandi ascolti ma nessun contenuto. Amici, più di Uomini e Donne, più di C’è posta per te, è dannosa e diseducativa. Lo è perché il suo pubblico è soprattutto composto da adolescenti, ragazzi in crescita, quindi, più facilmente influenzabili dalla televisione e dai suoi contenuti.



Quando, in una trasmissione che rappresenta una scuola, si permette agli studenti di rispondere ai professori, come si può impedire che nelle classi di una scuola vera non lo si faccia? Amici ha fondato i suoi ascolti ed il successo proprio su questo, sulle liti fra professori e studenti e ne ha fatto, quindi, il proprio tratto distintivo. La principale caratteristica del programma, perché non ci vengano a dire che ce ne sono altre, è una delle cause che porta, nelle classi italiane, gli studenti ad ignorare l’autorità dei professori. Se lo fanno in televisione, perché non dovrei farlo anche io?

Lo faccio perché lo fanno in televisione. Lo faccio perché un professore, con mille euro al mese, è un perdente e, per essere un vincente non serve sapere, studiare e faticare. È sufficiente andare in televisione ed essere uno di quelli che ce la fa. E per farcela basta essere più spregiudicati degli altri, non necessariamente più bravi.

Commenti all'articolo

  • Di Paolo (---.---.---.203) 20 gennaio 2009 10:35

    Parole sante, pura verità, nessun dogma, è alla luce del giorno.
    Meglio di così non si poteva descrivere la società italiana odierna.
    Tutto questo non è certo casuale, fa parte di una strategia che una volta era lo LSD, ora è la televisione. Solo che ora la televisione devi pagarla anche se non la vedi.
    Chi è colui che detiene il reale monopolio della televisione?
    Rispondetevi e poi saprete che è tutto vero.

  • Di manuel (---.---.---.68) 20 gennaio 2009 14:18

    Non sono assolutamente d’accordo con ciò che è espresso in questo articolo. Certo, la televisione svolge un’importante compito educativo ma non penso che un programma come quello di Maria DeFilipp, che io ritengo meraviglioso, riesca a spingere certi ragazzi verso comportamenti maleducati. "Amici" è un programma sincero in cui dei ragazzi con un sogno cercando di sfondare nel mondo dello spettacolo...tra loro si formano amicizie, amori e a volte si litiga ma penso che tutto ciò fa parte della vita. NON MI VENITE A DIRE CHE E’ AMICI CHE SPINGE I RAGAZZI ALLA MALEDUCAZIONE. Se mai sono le FAMIGLIE che non educano a dovere i figli. Amici è un programma molto attento all’educazione e ogni volta che un ragazzo è maleducato o poco cortese è subito pronto a censurarlo o comunque punirlo. Poi io non direi che ci sono litigi tra professori ma semplicemente scambi di opinioni che è ben diverso. Comunque io credo che sia un buon programma!

  • Di daniele (---.---.---.204) 20 gennaio 2009 16:03

    completamente d’accordo con manuel....L’articolo non ha alcun senso,ci va un bel coraggio a scrivere che i problemi sociali e di violenza del paese sono riconducibili a dei programmi di intrattenimento,che dovrebbero essere considerati tali e guardati come divertimento e non come modello educativo...

  • Di ANONIMO (---.---.---.138) 20 gennaio 2009 16:13

    CIO’ CHE E’ SCRITTO NON E’ ASSOLUTAMENTE VERO. IO PENSO MA LO CONFARMO CHE AMICI E’ UNA TRASMISSIONE TELEVISIVA FATTA DAI RAGAZZI PER I RAGAZZI. OGNI GIORNO VEDIAMO DALLA TELEVISIONE I RAGAZZI CHE SUDANO PER DIMOSTRARE A TUTTI NOI IL LORO TALENTO. SE C’E’ UNA LITE FRA I PROF O FRA RAGAZZI, SONO COSE NORMALISSIME, NON SAREBBE NORMALE SE TUTTO QUESTO NON ACCADESSE. QUESTO NON VUOL DIRE CHE E’ UNA CATTIVA INFLUENZA PER I RAGAZZI CHE LO GUARDANO. E POI PENSO CHE CIO’ CHE HANNO SCRITTO I GIORNALISTI SIA SBAGLIATO.

  • Di io (---.---.---.118) 21 gennaio 2009 20:34

    hai perfettamente ragione..le famiglie sono impegnate con il lavoro e allltre faccende.e i ragazzi sono lasciati soli davanti la tv,dove come unico punto di riferimento hanno la defilippi ,che con i suoi programmi mondezza gli inculca l’idea che nella vita conta avere i capelli pettinati in un certo modo,come i ragazzi d’amici,colla cresta,saper rispondere a tono a quei sfigati di professori e andare in televisione a fare gli splendidi...e la scuola è sempre + sola nei suoi compiti ’educativi’..

  • Di (---.---.---.53) 22 gennaio 2009 15:51

    Bravo, sono anni che lo sostengo, lei e il nano malefico che l’ha sposata hanno una gravissima responsabilità nella diseducazione della nostra società, nell’aver incoraggiato e sfruttato i peggiori istinti umani. Purtroppo alcune delle risposte che hai ricevuto lo provano. Questo è un Paese ignorante che per la formazione dei propri giovani si affida ad "Amici" e taglia i fondi per la scuola. Come ci si può stupire che poi questi poveracci dei giovani non siano in grado di scegliere ma sappiano solo "obbedire ", purtroppo inconsapevolmente, alle leggi del marketing berlusconiano per le quali loro sono solo miseri consumatori.
    Che pena! io spero che si sia toccato il fondo e che i giovani comincino a capire.
    saluti

    • Di manuel (---.---.---.141) 22 gennaio 2009 18:21

      Ma cosa sta dicendo...ha bevuto? Amici è un buon programma con dei veri talenti. E’ un suo problema se non li sà riconoscere. Amici è un programma che cerca sempre di censuare o punire chi si comporta male nei confronti delle persone e delle cose (...se non vedi il programma non giudicare a priori). Tra i ragazzi ci sono discussione ma fa parte della vita...dove vivi te...in un mondo utopistico...? E’ vero...tra allievi e insegnanti qualche volta si esagera con i modi ma è anche vero che questi ultimi infieriscono a volte pesantemente sui loro allievi e a questi qualche volta scappa la pazienza.

    • Di pint74 (---.---.---.21) 25 gennaio 2009 11:21
      pint74

      Parzialmente in accordo.
      Amici è il meno peggio dei programmi ma rientra comunque nella sfera delle produzioni utili solo per distrarre l’attenzione verso le cose che realmente contano.Mentre voi cari teledipendenti vi sorbite questi programmi che non insegnano nulla ma che in compenso,sono studiati per attrarre l’attenzione dell’italiano medio(notoriamente poco acculturato),nel mondo REALE ilgoverno,le banche e l’industria fanno a pezzi la nostra vita e quello che rimane della democrazia.
      Invece di perdere tempo con questi programmini banali iniziate a fare qualcosa di veramente utile...
      INFORMATEVI E INIZIATE A PENSARE CON IL VOSTRO CERVELLO.
      INIZIATE A FARE VALERE I VOSTRI DIRITTI E DIFENDETE CHI CERCA DI PORTARE AVANTI BATTAGLIE PIù CHE NOBILI E GIUSTE PER SALVAGUARDARE IL VOSTRO FUTURO(vedi Grillo,DeMagistris,ecc.).
      Piantiamola di fare quello che mamma tv ci ha insegnato fino ad ora e viviamo realmente.

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