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25 Novembre: contro la violenza sulle donne, non una semplice giornata

Il 25 Novembre è l’inizio della campagna "16 Giorni di Attivismo contro la Violenza sulle Donne". Violenze e abusi non solo fisici, che le donne subiscono ovunque nel mondo. Quest’anno ricorre il 20° anniversario della campagna.

Il 17 Dicembre 1999, l’Assemblea Generale dell’ONU con la risoluzione 54/134 dichiarò il 25 Novembre la “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” 
 
Una data già scelta nel 1981 dai sostenitori dei diritti delle donne, per commemorare il brutale assassinio delle sorelle Minerva, Maria Teresa e Patria Mirabal (avvenuto il 25 Novembre 1960), impegnate nella lotta di liberazione della Repubblica Dominicana dalla spietata dittatura di Rafael Leónidas Trujillo Molina.
 
Belgica Adele Mirabal, conosciuta come Dedé, è l’unica sorella sopravvissuta ed ha aiutato la scrittrice Julia Alvarez nella stesura del libro "Il tempo delle farfalle", che racconta la storia delle tre sorelle.
 
Venti anni fa, nel 1991, si riunì il primo Istituto per la leadership mondiale delle donne, sponsorizzato dal Centre for Women’s Global Leadership. Per creare maggiore consapevolezza sul problema della violenza sulle donne si decise di istituire la campagna “16 Giorni di Attivismo contro la Violenza sulle Donne”. Si vogliono così unire la “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” con la “Giornata Internazionale per i Diritti Umani” (10 Dicembre).
 
Tema della campagna di quest’anno: “Strutture di violenza: definire le connessioni tra militarismo e violenza contro le donne”.
 
All’interno di questi 16 giorni si trovano, tra l’altro, ricorrenze quali:
 
 
Tutte queste date devono ancor più far riflettere, direttamente o indirettamente, sulla condizione della donna nel mondo.
 
Il Center for Women’s Global Leadership ha creato un Take Action Toolkit, con maggiori informazioni sulla campagna in varie lingue (in Italiano il Profilo della campagna e l’Appello).
 

Una nota. Il 20 Novembre è stata celebrata la Giornata Mondiale per i Diritti dell’Infanzia. L’UNICEF riporta che mentre “l’istruzione per le ragazze è tra i migliori investimenti che un paese possa fare per il suo sviluppo, le ragazze sono le prime ad essere tolte da scuola e mandate a lavorare nei momenti di difficoltà”. Questa è un’altra gravissima violenza troppo spesso dimenticata.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.60) 25 novembre 2010 11:31

    a subire violenza sono gli "essere umani" non solo le donnee dobbiamo tutelare tutti i cittadini non solo una parteper questo tali manifestazioni non hanno successoperchè si basano su ideologie faziose, egocentriche, miopi

    guardate voi stessi cosa è successo in una scorsa celebrazione:

    ROMA 25/11/07 - Manifestazione contro la violenza sulle donne.
    http://youtube.com/watch?v=_1OgYjUXIu0

    ROMA 25/11/07 - LA7 occupata e tafferugli corteo femminista.
    http://youtube.com/watch?v=VhJLbxOA-2I

    Due giornalisti e un fotografo aggrediti (perchè "maschi") con spintoni, calci e intimazioni da un gruppetto di donne lungo via Cavour, all’altezza di Santa Maria Maggiore. Risposta di LA7: "un veterofemminismo che fa cadere le braccia. Doveva essere una giornata contro la violenza."

    - -

    • Di Giuseppe Fusco (---.---.---.82) 25 novembre 2010 13:09

      Vero carissimo signor Anonimo.
      A subire la violenza sono gli esseri umani. E le donne sono esseri umani. Cosa che per secoli noi uomini non abbiamo riconosciuto e forzando le donne a sottomettersi alla nostra (vile!) arroganza. Per questo la campagna di "16 giorni" unisce simbolicamente le giornate del 25 Novembre ("contro la violenza sulle donne") e quella del 10 Dicembre ("per i Diritti Umani").

      Oggi ci scandalizziamo (giustamente!) per la violenza di alcune donne. Su 20 anni di celebrazione (signor Anonimo) è riuscito a procurare il video di una manifestazione del 2007. Niente male come media ... a favore delle donne! Mentre per secoli il silenzio (vergognosamente! ) regnava sulle innumerevoli violenze e abusi fisici, psicologici, sociali, di molti uomini (la maggioranza!) nei confroni delle donne. Questo per faziose legislazioni, usi e costumi ... Quanto è diverso oggi, anche nonostante qualche positivo cambiamento?

      Purtroppo faziose ideologie espressioni di veteromaschilismo, macismo (o machismo, che dir si voglia), etc. le abbiamo presenti quotidianamente ... una "supremazia maschile" che è semplice complesso di inferiorità. Forse solo superandolo si riuscirà, finalmente, a creare la tanto sperata eguaglianza di diritti nella ricchezza della diversità ... curando la nostra miopia!

      Il mio augurio per le donne è di non farsi mai contagiare dalla nostra (maschile) natura violenta.

  • Di paolo (---.---.---.126) 25 novembre 2010 16:41

    Concordo con Fusco . Aggiungo che , tra tutti i delitti , quello sulle donne è uno dei più infami ed odiosi . Credo che chi maltratta o sevizia una donna sia un’uomo malato o un troglodita dal cervello di un bonobio . Non ci sono giustificazioni di sorta . Spero che questo paese prenda coscienza e che finalmente si arrivi a sanzionare con durezza ,applicando con severità le leggi e senza attenuanti di nessun genere .

    Purtroppo questo è il paese in cui esiste il ministro " Delle pari opportunita" , che è una ammissione implicita della arretratezza culturale in cui ci troviamo .

    paolo

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