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Messina, rilanciare la città con dieci linee guida

La città di Messina sembra predestinata ad un futuro nefasto, nonostante esistano tutti i presupposti territoriali e ambientali per rendere moderno e abitabile il capoluogo peloritano. Ordine, progresso e meritocrazia dovrebbero essere le nuove parole chiave per riorganizzare la città dello Stretto.
Il bilancio in attivo, recentemente sbandierato dal sindaco "rivoluzionario" Renato Accorinti, rappresenta solo una faccia della medaglia: strade devastate, ospedali fatiscenti e malfunzionanti, cantieri navali verso lo smantellamento, edilizia bloccata, accantonamento autolesionista del ponte sullo Stretto, piazze e aree per bambini lasciate in balìa dei vandali di turno, prossimo fallimento per diversi commercianti del centro storico a causa dell'isola pedonale e meritocrazia opinabile nei pubblici uffici rappresentano l'altra faccia della stessa medaglia.
 
Senza fini politici, ecco dieci punti di partenza per cambiare Messina, a disposizione degli attuali o futuri amministratori che vorranno metterli in pratica:
 
1 - Ristrutturazione del disastrato manto stradale cittadino: le rivendite di pneumatici esultano, gli automobilisti messinesi un po' meno.

2 - Riapertura dell'isola pedonale al traffico, in quanto lede economicamente i negozi della zona Piazza Cairoli - Viale San Martino, in favore dei grandi centri commerciali di Tremestieri.

3 - Revisione per tutti i dipendenti comunali attraverso severi test d'idoneità: ricollocazione del personale ed eventuali licenziamenti.

4 - Bonifica profonda e radicale del sistema fognario e dei laghi di Ganzirri, con allargamento dei canali di collegamento al mare per questi ultimi: in un paio d'anni dovranno essere resi balneabili, con trasferimento di sabbia marina sulle sponde e allestimento servizi turistici: pedalò, chioschi e strutture di balneazione.

5 - Formazione di un comitato (senza portafoglio) per rilanciare il progetto del ponte sullo Stretto. Un laboratorio di idee a confronto, nell'attesa che il Governo nazionale rispolveri l'iniziativa.

6 - Piazze e aree verdi attrezzate della città dovranno essere sorvegliate attraverso un sistema di telecamere: vandalismo e ambulantato abusivo dovranno essere banditi dalla nostra città senza mezze misure.

7 - Sottopassaggi pedonali da collocare lungo il viale della Libertà per tutelare i croceristi e messinesi che durante l'estate affollano la zona Fiera e la "passeggiata al mare".

8 - Rivalutazione delle politiche eccessivamente buoniste in riferimento all'immigrazione. Giusta l'accoglienza senza spropositi utopistici che rischiano di far esplodere emergenze sociali e sanitarie.

9 - Ateneo e strutture ospedaliere commissariate, con particolare attenzione alle nuove nomine e assunzioni varie. Discorso simile per assessori e altri dirigenti pubblici: dovranno essere nominati su criteri strettamente meritocratici e prelevati (se necessario per evitare connivenze) da altre città italiane, sotto forma di amministratori-manager.

10 - Un piano di rilancio per cantieri edili e navali, nell'assoluta trasparenza e legalità. Messina negli ultimi decenni ha basato la sua economia su questo settore: annichilirlo a causa dello spauracchio d'infiltrazioni mafiose, potrebbe avviare un effetto domino con conseguenze non preventivabili sull'economia cittadina.

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