• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cultura > Banksy: le opere rubate e rivendute dalle case d’asta

Banksy: le opere rubate e rivendute dalle case d’asta

Le opere dello street artist inglese stanno creando un mercato parallelo: rimosse dai muri, vengono restaurate e vendute.

È di ieri la notizia che i Kissing Coppers, i poliziotti che si baciano di Bansky, sono stati venduti ad un'asta per 575mila dollari (circa 420mila euro). La vendita è stata organizzata dalla "Fine Art Auctions" (FAAM), casa d’aste americana nell’ambito dell'Art Exhibition Street.

Kissing Coppers è solo una delle tante opere di Bansky a venire rimossa, con metodi diversi e per diversi motivi, dal muro dove è stata dipinta – in questo caso quello del pub Prince of Albert a Brighton – per poi venire trasportata Oltreoceano e venduta.

Stessa storia per No Ball Games, che stava su un muro di Tottenham (Londra) e Slave Labor, il bambino che cuce la bandiera inglese, rimosso nel febbraio 2013.

 Più recentemente la stessa sorte è toccata a Crazy Horse Car Door e a Bandaged Heart, il palloncino rosso a forma di cuore ricoperto da cerotti, entrambi realizzati durante la residenza newyorkese di Banksy lo scorso ottobre.

Le due opere di cui sopra sono state e acquistate da Stephan Keszler, proprietario di una galleria d’arte a Manhattan, la Keszler Gallery. Keszler è lo stesso che ha acquistato dal pub inglese l’opera Kissing Copper, prima di rivenderla alla FAAM. A Keszler si deve la vendita di ben 11 opere di Banksy, tra cui anche, Slave Labor.

Quando gli è stato chiesto se fosse preoccupato di vendere opere di un artista sconosciuto, Keszler ha risposto: “Sa perfettamente chi siamo”.

Chi vende cosa? Nel caso di Kissing Coopper è il pub stesso a vendere il muro (l'opera è stata sostituita con una copia), nel caso di Bandaged Heart, è invece il proprietario del muro dell'edificio. 

Anche la famosa Girl with a Balloon ha subito la stessa sorte: è stata rimossa da un’agenzia di comunicazione ed eventi, Sincura Group, che si è autoincaricata di restaurala.

La Sincura Group si era anche occupata di No Ball Game e Slave Labour, che poi ha rivenduto per un totale di 1,5 milioni di euro (soldi che l’agenzia dichiara di aver versato in beneficenza).

Queste due opere, nel caso specifico, sono state rubate, per poi ricomparire in vendita. Nel caso di No Ball Games, ad esempio, la Sincura Group è stata contattata dai "ladri" per procedere alla vendita. Altre invece, dopo il furto, sono ricomparse su Ebay

Tony Baxter, il proprietario di Sincura Group, ha dichiarato che i soldi della vendita andranno al proprietario dell'immobile, mentre una parte sarà devoluta in beneficenza. 

Questo lavoro di "recupero" (secondo alcuni) si inscrive in un un progetto della compagnia, lo Stealing Art Project, una mostra che metterà insieme, prima della vendita, tutte le opere di Bansky staccate dai muri. A detta loro la mostra ha come scopo, oltre la vendita, anche "l'esplorazione delle questioni sociali, giuridiche e morali che si pongono con la vendita delle opere di street art". 

E Banksy cosa ne pensa? Contattato da diverse testate, non ha - ovviamente - rispoto. Ma la sua opinione è comunque molto chiara: rifiuta di riconoscere tutte le sue opere rimosse e rivendute all’asta. Cosa che, in ogni caso, non ne fa abbassare le quotazioni: tutte le opere di cui sopra sono state stimate tra i 500mila e i 700mila dollari (prima della vendita).

E ricordiamo che un’opera di Banksy, Keep it spotless, è stata venduta nel 2008 per 1,870,000 dollari. In ogni caso il solo rivenditore autorizzato è il sito Pest Control.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità