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Violenza in Inghilterra: l’ennesima lezione che nessuno sembra cogliere

Sono passati pochi giorni, ma sembra che tutti abbiano dimenticato quanto è avvenuto. Quello che è successo in Inghilterra dovrebbe esser preso come paradigma di ciò che potrebbe succedere a breve in tutta la società occidentale. Un’ennesima lezione da cogliere ad ogni costo, sperando che non sia già tardi, per attivare i giusti campanelli di allarme. La cattiva politica, le politiche sociali sempre più negligenti e regressive nei confronti dei più deboli, un modello capitalistico corrotto e compromesso con il potere politico, la mancanza di etica nei media, la famiglia oggetto di poca attenzione, per non dire dimenticata sono tutte cose che presenteranno presto il conto; di quest’ultimo, ciò che è successo in UK, è stato solo un misero acconto. Un mondo, il nostro, dove tutto è ormai interconnesso, dove la notizia, il sentimento, il malumore si diffondono quasi a velocità della luce, che non concede tolleranza ad alcun errore né spazio per il perdono di sbagli alquanto grossolani. 

Molte volte abbiamo sentito la solita frase che enuncia la superiorità o l’essere avanti del mondo anglosassone rispetto a quello latino; questa volta di superiore c’è stato ben poco in quello che è successo nel Regno Unito; certamente, però, anche in questo caso il mondo anglosassone ha preceduto il mondo latino.

Non ci vuole un genio a capire che quello che è successo lì, avverrà sistematicamente in futuro – speriamo di no - anche in gran parte dei paesi europei. La nostra cultura sta decadendo, sta degenerando, e quel che è peggio, la lezione parte dai vertici della società e della politica. Si tenga presente che questo è un articolo di opinione, dalla quale si può dissentire, tuttavia ci sono delle cose che sono sotto gli occhi e orecchie di tutti, cose che stridono e fanno a pugni con l’abc della politica, della sociologia e delle politiche familiari e sociali in tutte le nostre nazioni - dove di più, dove di meno. A mio modesto parere potrebbero esserci molte cause variegate alla base della violenza esplosa in UK. Tuttavia, la società e la cattiva politica da un lato, e l’ambiente familiare dall’altro, potrebbero fornire alcune risposte su questa esplosione di violenza in generale.

In primis, la società inglese - e non solo ormai - è una società in cui si fa un uso smodato di quello che dovrebbe essere una conquista, ossia il divorzio; coppie composte da pluridivorziati, con figli carenti fin dalla più tenera infanzia dell’autorità paterna, che spesso vengono cresciuti da madri che cambiano compagni più volte in pochi anni e che hanno poca o nulla ascendenza su figli di altri padri; ergo, potrebbe esserci una carenza di autorità paterna nella vita di questa categoria di giovani, autorità che nei primi anni di vita è necessaria per capire che nella società è necessario vivere, possibilmente nel bene, sotto la guida e l’esempio di qualcuno che insegni a credere e a obbedire all’autorità in una società ben più articolata.

In secundis, nella vita della stragrande maggioranza dei giovani - e questo vale per tutti - fin dalla loro tenera infanzia, c’è la presenza di media impregnati di violenza che, per un verso, la insegnano con pedanteria quasi didattica, per un altro, la glorificano. Si pensi ai cartoni animati che la propinano in tutte le salse, ai film dove essa è proposta come unico mezzo di risoluzione di problemi, ai telegiornali dove si sente parlare di morti ammazzati mentre si mangia e si beve, per non parlare dei più comunissimi giochi dove la finta uccisione o l’immedesimarsi in un assassino è un piacevole passatempo che impegna la mente, ma corrompe l’anima lentamente e incessantemente.

In tertiis, fin dai primi giorni il fanciullo – cosa vera per molti - passa il tempo davanti al televisore, delegato alla sua educazione primaria, e in lui viene subito instillata l’idea che il possedere gadget di ogni tipo, dal giocattolo in su, sia la chiave per imporsi in ogni tipo di relazione con gli altri; quindi, fin dall’inizio della loro vita i giovani attuali sono sempre oggetto di attenzioni particolari da parte della società dei consumi, che instilla continuamente in loro il desiderio continuo di oggetti, dai quali, apparentemente, non si può prescindere per essere. Però, tale stato di cose può superficialmente funzionare se si posseggono i mezzi per ottenere gli oggetti del desiderio, il circolo vizioso salta quando vengono a mancare tali mezzi. Perciò, in ultimis, se da un lato, la società dei consumi è alimentata dai desideri, dall’altro c’è la politica che taglia in continuazione stipendi, ammortizzatori sociali vari, sussidi di disoccupazione, pensioni e quant’altro, impoverendo sempre di più i ceti che, in parte, vivono su quelli. Tale cosa in GB è avvenuta più volte, specialmente in questi ultimi mesi con il governo conservatore di David Cameron. Per non parlare della continua cecità della politica, in generale in tutta Europa, ormai controllata dappertutto da pochi privilegiati che sono completamente estranei, almeno dal punto di vista umano, ma non certamente pecuniario, alle classi sopra dipinte. Questa cosa è poi pesantemente lapalissiana nel Bel Paese. Si pensi anche all’Unione europea: un vero fallimento sul piano politico e sociale, non in quello di espansione economica, almeno per le lobbies europee, ma il conto è alle porte.

Dunque, la politica sta dimostrando di non poter comprendere che non può, per un verso, alimentare i desideri della massa giovanile, privandola, per un altro, del mezzo per soddisfarli e ottenerli: e questo è uno tra i veri fallimenti di questo modello. È indicativo che, in quasi tutte le situazioni di violenza dei giorni scorsi, le attenzioni particolari si siano quasi esclusivamente concentrate sulla razzia di negozi di elettronica per lo più: il telefonino, il pc, l’ipad, il televisore e similia erano oggetti ambiti. C’è qualcosa di maledettamente sbagliato in questa società. Non parlo solo del Regno Unito, ma anche di tutta la società occidentale, impregnata di un cattivo capitalismo che ne condiziona ogni fibra del suo essere, dove non è importante la dignità della persona e il suo far bene, ma l’apparire, la soddisfazione di bisogni puramente materiali; e poi, quando giunge il momento di tagliare o far tornare i conti, sono sempre quelli a cui è stato dato sempre di meno a pagare, non i ricchi e gli arricchiti. Non mi è giunta notizia che hanno saccheggiato negozi di generi alimentari, perché morivano di fame, ma gruppuscoli di ragazzini, adolescenti e giovani, si sono fiondati, coordinandosi attraverso i social forum, su negozi di gadgets e quant’altro distruggendo il resto. In più, l’idea di farla franca, per il fatto di essere in troppi, era alla base di tutto. Già! Troppi. È questo un altro problema: erano troppi.

Il potere - e non solo, anche la società tutta - deve incominciare seriamente a guardarsi le spalle e a trattare la cosa con la massima serietà. Ne sarà capace? La società inglese forse sì – anche se è già tardi. Il problema, a guardare la nostra classe dirigente, è la nostra società!

Commenti all'articolo

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.81) 22 agosto 2011 13:20
    Damiano Mazzotti

    Forse non avete ancora capito che tutta l’Europa diventerà piano piano e in buona parte quello che l’India, il Brasile e la Colombia sono già.... Grandi agglomerati urbani con grandi sacche di povertà e delinquenza... Senza il controllo delle nascite delle popolazioni europee e delle sottopopolazioni immigrate meno acculturate il futuro può essere solo questo... E più quartieri malfamati, alti muri di cemento, cani assatanati, porte blindate, sbarre alle finestre e guardie private.

  • Di (---.---.---.162) 22 agosto 2011 15:06

    Mi sembra un articolo esagerato.

  • Di illupodeicieli (---.---.---.92) 22 agosto 2011 19:22

    Aggiungerei l’invito esclusivamente a competere anzichè a cooperare, a condividere idee ed esperienze con altri per ottenere un risultato comune: come pure ,almeno per noi perchè non so li cosa passano, i film e telefilm, che proiettano di continuo un mondo diverso dal nostro, ma con idee e spunti che possono essere copiati , imitati o preferibili ai modelli di vita nostri. Da dire che è quasi vietato difendere le nostre tradizioni perchè ,per molti, è pura propaganda, però vedere Law&order Csi o Hanna Montana fa bene ed è educativo. Infatti se si lascia che si veda il tutto senza dicsuterne, senza muovere osservazioni, senza sapere che cosa ne pensa un giovane, ma anche se non si hanno alternative valide a questo indottrinamento, visto e considerato che chi legge libri è un alieno (a meno che non siano i libri ,best seller, suggeriti dai media di cui sopra), occorre un grande impegno da parte di tutti perchè le cose non degenerino e senza dare manforte ai falsi paladini alla Obama o alla Cameron. Del resto abbiamo i tg che ci parlano di teste coronate, esaltando un modello che non è più nostro e non dovrebbe più nemmeno essere quello degli inglesi,dei danesi eccetera

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