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Verdini sene frega. L’arroganza al potere

Il Popolo della Libertà e la Lega Nord ormai sono minoranza nella Camera dei Deputati e forse anche nel paese. Berlusconi non ha saputo tenere insieme la più grande maggioranza parlamentare della storia italiana.

Quasi sicuramente il voto di fiducia previsto per il 14 dicembre alla Camera dei Deputati segnerà la fine del quarto governo del Cavaliere. Il cosiddetto terzo polo (Fli, UDC, Api, MPA) ha depositato una mozione di sfiducia firmata da 85 deputati che uniti con i voti di PD ed Italia dei Valori farà mancare i numeri di sostegno al governo.

Dinanzi a questa situazione spetta al Capo dello Stato verificare tutte le possibilità per dare uno sbocco il meno dannoso possibile alla crisi in atto. Giova sempre ricordare che la nostra è una Repubblica parlamentare e non presidenziale, che affida al Presidente della Repubblica, e non al Presidente del Consiglio dei Ministri il compito di dirimere le crisi parlamentari. Qualora si formi in una camera una maggioranza diversa da quella uscita dalle elezioni politiche spetta al Capo dello Stato, garante super partes dell’interesse nazionale, di indire nuove elezioni o sancire la formazione di un nuovo governo.

Dinanzi alla forte crisi finanziaria, alla necessità di riformare la legge elettorale, il buon senso suggerirebbe la formazione di un nuovo governo che contempli tutte le forze più responsabili del paese. Comunque l'ultima parola spetta al presidente Giorgio Napolitano, che si pronuncerà dopo un attenta analisi della situazione.

I padri costituenti hanno affidato questo delicato compito di arbitraggio delle crisi politiche al Capo dello Stato perché è l’istituzione che rappresenta l’unità nazionale e non è direttamente riconducibile ad una fazione politica. Questa normale regola della nostra convivenza civile sancita dalla Costituzione non è mai sta accettata da Berlusconi. Per la bulimia di potere che lo caratterizza il Cavaliere vuole arrogarsi il diritto di indire nuove elezioni e far precipitare il paese in una nuova logorante campagna elettorale. Per questo uno dei suo generale Verdini, coordinatore del più grande partito italiano ieri ha dichiarato «Noi sappiamo che in caso di caduta del Governo il Capo dello Stato ha le sue prerogative. Lo sappiamo benissimo che funziona così - ha spiegato Verdini - ciò che non sappiamo e non vogliamo capire, e che non ci piace per niente, è che il Capo dello Stato, nelle sue prerogative, possa pensare che per risolvere i problemi di questo Paese si mandi a casa chi ha vinto le elezioni, Berlusconi e Bossi, e si mandi al governo chi le ha perse, Casini e Bersani. E su questo si innesca una polemica perché noi andiamo a toccare le prerogative del Capo dello Stato. Noi sappiamo che le ha ma ce ne freghiamo, cioè politicamente riteniamo che non possa accadere questo. Anche i partiti hanno le loro prerogative». «Ricordate che dal 1994 - ha concluso Verdini - da quando c'è questo sistema, nessun Capo dello Stato si è mai sognato di affidare il Governo a qualcuno di diverso da chi aveva vinto le elezioni, fosse questi Prodi o Berlusconi. L'incarico lo ha dato a chi le elezioni le ha vinte. Voglio vedere: come fa se cade il Governo a dare l'incarico a chi le elezioni le ha perse?». 

Il “mene frego” era uno degli inni fascisti più in voga durante il ventennio. Costituisce una risposta sprezzante che denota poca sensibilità istituzionale.

Verdini con le sue parole svilisce il ruolo del Capo dello Stato, ed innesca una deriva pericolosa, in cui chi possiede il consenso elettorale è capace di tutto. Anche di travalicare le regole della Costituzione.

E' come se durante una partita di calcio, una delle due squadre in campo non ricoscesse le decisioni prese dall'arbitro e pretendesse di vincere la partita validando autonomamente i gol in fuorigioco, o che sono stati segnati dopo i tre fischi finali. Mettendo da parte il giudizio dell'arbitro. 

Se manca un arbitro, unanimemente riconosciuto, il caos è uno sbocco quasi ivenitabile.

Per quale motivo se la maggioranza dell'attuale parlamento non riconoscendosi più nella leadrship di Silvio Berlusconi, presenta una mozione di sfiducia nei suoi confronti e il Capo dello Stato verifica la presenza di un altro nome capace di formare un nuovo governo, questo fatto viene considerato un colpo di stato?

Una normale legislatura dura cinque anni, il continuo ricorso ad elezioni anticipate denota una patologia del nostro sistema e non un punto di forza. 

Sia chiaro è giusto che il popolo abbia un governo espressione della sua volontà. Ma deve essere altrettanto chiaro che la volontà del popolo risiede nel parlamento. Qualora la Camera dei Deputati o il Senato ritirino le deleghe al governo, il Presidente del Consiglio non può arrogarsi prerogative che non sono proprie indicendo immediatamente nuove elezioni. Togliendo di fatto al Capo dello stato la possibilità di verificare se nel Parlamento risieda ancora una forza e una volontà politica capace di supportare un nuovo programma di governo.

Il sale della democrazia risiede nel equilibrio dei poteri. Il potere decisionale deve essere amministrato da più istituzioni con diverse prerogative in un sistema che in inglese si definisce di “checks and balances” . Berlusconi non ha avuto la forza di riformare il nostro Stato, le nostre istituzioni, la nostra Costituzione e quindi tenta di forzare il gioco democratico. Verdini sene frega del ruolo del Capo dello stato. A me, a noi, a tutti gli italiani onesti, importa invece tantissimo il compito che la Costituzione Italiana assegna al Presidente della Repubblica. Verdini dinanzi alle sue parole che manifestano una grande debolezza, dovrebbe solamente scusarsi e tacere. L' ignoranza costituzionale al potere non l’avrà mai vinta. 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.230) 4 dicembre 2010 12:34

    "se ne (frega...)" si scrive staccato, perche’ sono due parole distinte. L’ "ignoranza", come scrive l’elzevirista di questo dotto sito, NON è solo al potere ma e’ diffusa, persino in chi scrive (e in chi lo pubblica). E proprio perche’ il livello dell’italiano medio è questo abbiamo il regime catodico dello psiconano. Lo psiconano e la sua pletora di zoccole, mafiosi e affaristi vari non potrebbe spadroneggiare se non in un paese di ignoranti che vivono di tv come l’italia (un paese di merda, l’ha icasticamente definito Luttazzi).

  • Di Luigi Iovino (---.---.---.213) 4 dicembre 2010 12:41
    Luigi Iovino

    L’arroganza non è solo a capo del Governo ma anche nella magistratura..., quest’anno al Salone hanno soppresso lo spazio dedicato all’incontro con i cittadini...

    Nel 2009 era andato cosi: http://www.youtube.com/watch?v=Etdapp-o-9s

    e così http://www.youtube.com/watch?v=VYhx06cRsIo

    Nel 2010 ci siamo presentati in pubblico, così http://www.youtube.com/watch?v=Iq9uBXoVo-0&feature=&p=0601618C6EE21B9B&index=0&playnext=1

    e così: http://www.youtube.com/watch?v=uGvOC9MqFbs

    Ecco perchè non ci hanno dato la possibilità di parlare in pubblico..., vi sembra un comportamento da magistrati?

    Intanto il patto tra masso-mafie, malagiustizia e pezzi deviati dello Stato e della Chiesa esiste... eccome..., e stà anche in buona salute!!!

    http://www.facebook.com/notes.php?id=1027141243&notes_tab=app_2347471856#!/note.php?note_id=178577008825361

    Con i miei estorsori, coperti da altri criminali, ci vedremo se Dio vorrà nelle seguenti occasioni:
     
    Il prossimo 7 dicembre nel processo n° 1309/09 dib. in Corso presso il Tribunale di Nola, giudice monocratico dott. Antonio Verde.

    Il prossimo 16 dicembre presso l’aula 4 del Tribunale di Roma, G.I.P. (se non lo hanno già trasferito) dott. Giovanni Ariolli, R.G.N.R. n° 41104/08 G.I.P.

    Il prossimo 2.02.2010 presso la Corte di Appello di Napoli, proc.to n° 2876/09, G.R. dott. Piantadosi, per la revocazione di 2 sentenze incivili incredibilmente inveritiere...

    Su questa vicenda prosegue il silenzio dello stato complice mentre i reati continuano a danno non solo mio e della mia famiglia ma della intera comunità!

    Non ho fatto altro che il mio dovere di uomo, di genitore e di cittadino, e continuerò a farlo, credendo di non meritare tutta questa indifferenza per le nostre sofferenze, Grazie.

    Luigi Iovino

  • Di paolo (---.---.---.126) 4 dicembre 2010 17:48

    caro xxx.xxx.xxx.230


    E’ un piacere constatare che sul sito ci sono maestrini dalla penna rossa che sottolineano i refusi ortografici . Lo scopo di questo sito tuttavia non è la precisione ortografica , che pure sarebbe sempre auspicabile , ma le idee che vengono proposte , le notizie riportate , i contesti su cui discutere .
    Dai contenuti e dalla costruzione delle frasi si capisce il livello culturale dell’autore , la sua capacità critica e la sua chiarezza di esposizione .
    Questo sito è un luogo di dialogo più che un concorso di scrittura e , spesso e volentieri , rileggendo ciò che si è scritto capita di trovare anche solenni strafalcioni grammaticali , compiuti nella fretta o nell’assenza di una bozza riveduta e corretta .
    Perciò mi sembra un pò stupidotto e supponente il commentino , sarebbe stato preferibile entrare nel merito dell’articolo oppure , se non si ha nulla da dire stare zitto .

    paolo 
  • Di pv21 (---.---.---.114) 4 dicembre 2010 19:08

    Ultimo atto > Berlusconi sa bene che Bossi fa l’alleato solo se ottiene il suo federalismo padano. Berlusconi sa anche che “allargando” a Casini e Fini rischia la leadership e la fine del suo progetto “carismatico”.
    Una volta giocata, tra gli eletti, la partita delle migrazioni e delle assenze “convinte” la via maestra è il ritorno alle urne. Con questa legge elettorale e questo premio di maggioranza Berlusconi e Bossi hanno la quasi certezza di aggiudicarsi ancora il 55% dei seggi della Camera.
    Resta allora un solo ostacolo da evitare. La formazione di un governo di “ricostituzione” del sistema paese che punti a riforma della legge elettorale, lotta all’evasione fiscale, contrasto alla corruzione e taglio degli sprechi di spesa. (Evasione, corruzione e sprechi valgono quasi 250 miliardi di euro/anno) Un governo per gestire le urgenze economiche e sociali in vista del ritorno alle urne.
    Ancora pochi giorni e per certo sapremo quanto pesa quella casta di Primi Super Cives attenta a privilegi ed interessi …

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