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Vasco protagonista del Primo Maggio, ma ci sono nubi all’orizzonte

Siamo ancora qui a parlare di crisi, una crisi che colpisce tutti ormai e mette a rischio una manifestazione storica che quest’anno compie, o meglio, dovrebbe compiere, quest’anno 20 anni. Il concertone del Primo Maggio, quello organizzato dai sindacati, infatti, rischia di non festeggiare il compleanno, come dice in un’intervista al Corriere della Sera Marco Godano, che è colui che attraverso la società Primata si occupa di organizzare tra i tanti eventi anche il Primo Maggio.
 
“Da un punto di vista imprenditoriale — dice Godano — dovremmo gettare la spugna, perché non abbiamo ancora trovato 8-900 mila euro. Ma resto ottimista”.
 
È una crisi di ritorno, che, colpendo le grandi aziende che lo sponsorizzavano, come Telecom e Monte dei Paschi di Siena, colpisce anche un evento che quest’anno viaggia verso i 2 milioni di euro di costo. A questo si aggiunge anche la Rai che, continua Godano, “ci ha annunciato un taglio del 10% rispetto all’anno scorso”.
 
Insomma una bella tegola per le tantissime persone che vivono quest’appunto come un must e ancora di più quest’anno che era previsto come headliner (ma forse parlare, per una manifestazione di questo genere, di headliner è sbagliato) Vasco Rossi. Già si contava un afflusso di gente ben superiore agli anni passati, grazie all’artista di Zocca, uno dei pochi ancora capace di fare sold out con un tour negli stadi.
 
Tema della manifestazione di quest’anno è “Il mondo che vorrei” e l’attenzione sarà tutta puntata sulla campagna a favore degli orfani di vittime degli incidenti sul lavoro.
 
Vasco, che torna sul palco di Piazza San Giovanni dopo 10 anni, si è già attivato in prima persona a favore della campagna donando 100 mila euro: “Questo è il momento della solidarietà, vorrei restituire un po’ di quello che ho ricevuto” ha detto il rocker emiliano: “Non vedo un bel clima in giro. La crisi economica e, soprattutto, la difficoltà per molti di arrivare a fine mese. Non tira una bella aria e non è certo il mondo che vorrei”. Parole estratte dalla lettera che Vasco leggerà (forse!) dal palco di Piazza San Giovanni
 
Anche Godano, sempre dalle pagine del Corsera manda anche una stoccata al Governo “Credo che in un caso così in Francia ci sarebbe un intervento del governo a sostegno della musica nazionale”.
 
Si potrebbe perdere un’occasione importante di rilancio della musica italiana, per quello che è ormai l’appuntamwento di apertura dei festival estivi nella penisola. Sono pochi i giorni che rimangono per coprire il budget e il promoter si rivolge anche alle piccole imprese, dicendo che “Accettiamo qualsiasi contributo, anche piccolo, piccolissimo”... Ma il tempo stringe. “O troviamo i soldi in un paio di settimane o dovremo prendere una decisione con i sindacati”.
 
Intanto è stato presentato il cast: la giornata sarà condotta da Sergio Castellitto e tra gli artisti saranno presenti personaggi importanti come Edoardo Bennato, Caparezza con i Tamburi del Bronx, Stefano Bollani con il suo quintetto e un ricco ensemble e Irene Grandi come special guest, Nomadi, Bandabardò, Asian Dub Foundation, un super-gruppo composto dai rappresentanti delle migliori band italiane, tra cui, Manuel Agnelli degli Afterhours, Cristiano Godano e Gianni Maroccolo dei Marlene Kuntz e anche l’attore Marco Paolini.
 
Uno spettacolo, e un investimento culturale, che non merita di essere dissipato. Inrociamo le dita e speriamo di vederci tutti a Roma fra un mese.

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