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Uragano su Ponza: tagli e bilanci in rosso

Ponza sta attraversando sicuramente la tempesta più terribile della sua esistenza. Le vicende amministrative sono note a tutti. Il 17 settembre u.s. il sindaco e vari amministratori e imprenditori sono stati arrestati. Quello che ha trovato il commissario prefettizio al suo arrivo è da mani nei capelli e non ci è dato ancora di sapere a quanto ammonta effettivamente il rosso in bilancio per non parlare di nuovi “fermi” che sono seguiti ai primi.

La crisi economica e i tagli che hanno fatto tremare l’Italia hanno fatto anche qui le loro vittime, prima fra tutti, tanto per cambiare, la scuola. L’isola contava due asili pubblici, tre scuole elementari, due scuole medie e un istituto tecnico commerciale.

La prima ad essere eliminata è stata una scuola media seguita a ruota dalla chiusura di un plesso delle scuole elementari. Il problema principale è stato che, unendo due plessi di cui uno a tempo pieno (40 ore settimanali) e una a 30 ore settimanali, i litigi tra preside, insegnanti e genitori si sono sprecati. La rabbia è dovuta al fatto che il tutto è stato messo in opera come sempre in gran segreto da ex sindaco ed ex preside e i genitori si sono trovati di fronte al fatto compiuto.

Da questa tempesta non si salva neanche la chiesa locale. Dopo tre anni di gestione da parte del “nuovo” parroco (che tanto nuovo ormai non è più), la parrocchia dei Santi Silverio e Domitilla è allo sfascio totale. Da solo basti a far riflettere il fatto che quest’anno i genitori, in massa, non hanno iscritto i figli al catechismo. Ma questo non è che la punta dell’iceberg. Le chiese ogni domenica più vuote, tutte le attività cancellate, bilanci parrocchiali inesistenti… insomma una comunità allo sbando anche in questo campo.

Situazione triste su tutti i fronti, quindi.

Si dice che non c’è mai fine al peggio. Meglio pensare che “non esiste notte tanto buia da impedire al sole di sorgere”.

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