Ponza: nonna ‘Ngiulina, più di un secolo di storia

E che dire? Certo, la salute non è più quella di una volta e neanche la testa, ma fino a qualche anno fa era completamente autosufficiente. Nonna Angela non ha mai voluto farsi fotografare e quindi anche ora, a farlo, sembrerebbe di violare la sua intimità. Angela non ha vissuto storie complicate o fantastiche, di quelle che ci si aspetta, di quelle che fanno notizia.

La sua è una storia di due guerre, di lavoro nei campi e di quattro figli cresciuti “in mezzo alla terra” appoggiati nelle cassette della frutta. Di ricami fatti di sera a lume di candela e di un marito più grande di lei di venti anni e scomparso da ormai quarant’anni. Storie di semplicità di un tempo lontano; storie strane che a noi non è dato neanche di comprendere.

Allo stesso tempo, però, storie di donne forti, di quelle che hanno sempre avuto l’ultima parola sui figli a loro volta cresciuti e avanti negli anni. Ora nonna Angela è ridiventata bambina: mangia, riposa e chiama di continuo, notte e giorno, Maria, la nuora che per tutti questi anni l’ha sempre accudita.
Ora nonna Angela è stanca, troppo stanca….

E allora auguri, Angela, a te e a chi ti ha circondata d’affetto anche tra mille difficoltà.
Auguri, perché hai visto scorrere il tempo più lentamente degli altri.
Auguri, anche se non sai più la tua età e non riconosci quasi più nessuno.
Auguri ‘Ngiulina, auguri.