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Ponza: una vergogna di nome Laziomar

“La Laziomar SpA nata recentemente a seguito della cessione, da parte di CAREMAR (Campania Regionale Marittima) del ramo d'azienda pontino, gestisce il pubblico servizio di linea ed assicura i collegamenti marittimi plurigiornalieri, tutti i giorni dell'anno, tra i Porti di Formia, Ponza e Ventotene e nel periodo estivo di Anzio. Dispone di una flotta composta da 2 traghetti tradizionali (Tedide e Quirino) e 2 aliscafi (Alnilam e Monte Gargano) con certificazioni del Registro Navale Italiano, che consentono ai passeggeri di poter disporre di un elevato standard di sicurezza sulle unità sociali”.

Questo è quello che c’è scritto sulla Home Page della Laziomar. Le cose però non stanno proprio così.
Ma facciamo un passo indietro. 

Più o meno un anno fa qualcuno dall’alto ha deciso che ogni regione debba avere la sua flotta navale che può e deve operare solo nell’ambito della regione di appartenenza. Così nasce la Laziomar che altro non è che un semplice cambio di scritta sulle navi Caremar. Quindi le navi restano le stesse ma la flotta cambia nome. Vogliamo parlare anche di una semplice stupidaggine come il rifacimento di tutte le divise dei marittimi?

Andiamo avanti.
Hai voglia a cambiare nome ché tanto le carrette sono sempre le stesse, Mal funzionanti e spesso in avaria, bagni al limite della tolleranza e… ritardi senza fine. Nel corso degli anni siamo passati da 2 ore e 10 a 3 ore nette. Questo in condizioni meteo perfette; in caso contrario devi solo pregare Dio di arrivare…
Ma se tutto finisse qui si potrebbe pure ancora accettare.

Da oltre tre mesi l’aliscafo Monte Gargano è fermo nel porto di Formia in attesa che qualcuno lo porti a Napoli per le necessarie riparazioni dopo che un incendio causato da corto circuito ha provocato un incendio a bordo per fortuna mentre era all’attracco e senza passeggeri.


Dell’aliscafo Almilam non si hanno più notizie…

Anche la motonave Quirino giace nel porto di Formia in attesa di essere portato ai cantieri di Napoli per manutenzione.

In questo momento Ponza ha una sola corsa giornaliera con la nave e una con un catamarano ribattezzato “la lavatrice”. È questo infatti un mezzo che può viaggiare sui laghi o comunque per brevi tratti. ma su lunghe distanze come il tratto di mare che separa Ponza da Formia diventa una tragedia; insomma non sentirsi male è una scommessa.

E che dire?
Intanto venerdì sera a Ponza c’è stata una manifestazione contro tutta questa situazione.
Il sindaco Piero Vigorelli ha già fatto i dovuti passi sia in Prefettura che verso la Società Laziomar.
Le colpe però vanno ricercate anche presso la regione Lazio con il mancato stanziamento dei fondi per cui ci sono marittimi sui mezzi Snap che non ricevono stipendi da dieci mesi.
Rivolta anche su questo campo.

Certo che pensare che nel 2012 stiamo combinati di questa maniera ci fa venire la nostalgia delle vecchie navi Falerno e Isola di Ponza che ci mettevano tre ore come adesso, ma dove almeno, se ti veniva sonno, te ne potevi andare in terza classe dove c’erano delle panche di legno dove stenderti.

Insomma, come sempre, stavamo meglio quando stavamo peggio, ma d’altra parte… questa è l’Italia!

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