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Università dell’Aquila, Di Orio: «Esonero totale tasse fino al 2014»

«L'emergenza non è finita».

L'Aquila, 28 lug 2011 - All'Università dell'Aquila non si pagheranno le tasse ancora per tre anni. È arrivata ieri la conferma dal ministero della proroga dell'Accordo di programma tra l'Università e il Miur, firmato nel maggio 2009, che prevedeva la sospensione per tre anni del pagamento delle tasse universitarie per tutti gli studenti aquilani e non, con scadenza a dicembre 2011. «La nostra università non poteva ammettere», ha affermato il rettore Ferdinando di Orio «che soltanto dopo tre anni questo accordo si esaurisse perché siamo ancora nella fase dell'emergenza. Ero perplesso che in un solo triennio avremmo potuto risolvere le problematiche degli studenti».

Il rinnovo dell'accordo permetterà, come è stato negli ultimi tre anni, la sopravvivenza dell'università e di una fetta notevole dell'economia aquilana. All'indomani del sisma il 100% delle strutture era inagibile e gli studenti come i professori sembrano pronti ad abbandonare la città. Sofferti sono stati gli ultimi mesi, dice poi il Rettore, pensando all'avvicinarsi della scadenza dell'accordo. «I problemi non sono ancora conclusi e soprattutto per gli studenti», riferendosi al caro prezzi dei canoni di affitto e della mancanza di posti letto in città per gli 8 mila pendolari. A questo proposito il Rettore ha anche ricordato l'idea dell'Udu di creare un campus interno all’ex caserma Campomizzi che permetterebbe di collocare circa mille studenti.

«Se non fosse stato per gli studenti che sono rimasti a L'Aquila - continua - l'università sarebbe stata smembrata tra Chieti, Pescara e Carsoli. Noi abbiamo rischiato scegliendo di restare perché siamo legati indissolubilmente al destino della nostra città. Nel 2009 abbiamo avuto 24 mila iscritti che hanno mantenuto in vita l'università, grazie anche ai benefit previsti dall'accordo».

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Essere oggi studenti a L'Aquila non è facile: non ci sono alloggi e se ci sono costano come l'oro. Mancano i luoghi di aggregazione per gli studenti che non siano centri commerciali e le sedi universitarie stesse. Nello specifico quello rinnovato ieri è un accordo similare a quello firmato nel 2009: per il triennio il Ministero disporrà l'assegnazione di un contributo per i canoni di locazione delle sedi didattiche fissato a 3 milioni di euro l'anno. Al fine di compensare le minori entrate dell'università è stato, poi, previsto un contributo di 14 milioni annui derivanti dai mancati introiti della contribuzione studentesca.

«Ringrazio - ha detto di Orio - il Presidente della Repubblica, i presidente del Senato e della Camera e il sottosegretario Gianni letta per averci seguito in questa spinosa vicenda. Letta, uomo della nostra terra, ha sostenuto l'Università dell'Aquila anche prima della fondazione negli anni '60».

Due gli obiettivi portati a termine in questo ultimo periodo dal Rettore: il rinnovo dell'accordo di programma per l'esonero delle tasse e il pareggio di bilancio avendo recuperato molte risorse finanziarie. «A breve - si augura di Orio - torneremo tra le università virtuose». Tra gli obiettivi futuri, invece, il Rettore spera di ripristinare buona parte delle sedi storiche delle varie facoltà entro i primi mesi del 2013. «Stiamo completando i lavori nella sedi di Roio e Coppito e premiamo sul ripristino di Palazzo Camponeschi perché siamo stanchi di pagare canoni di locazione troppo alti per le tasche dell'università». Vuole tornare nel centro storico il Rettore, portando almeno il settore tecnico amministrativo e magari in futuro anche le facoltà di Lettere e Filosofia e di Scienze della formazione nelle strutture dell'ex ospedale San Salvatore.

di Eleonora Ferroni

Questo articolo è stato pubblicato qui

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