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 Home page > Tempo Libero > Musica e Spettacoli > "Un pasticciaccio" al Teatro Studio Uno di Roma

"Un pasticciaccio" al Teatro Studio Uno di Roma

Nel quartiere romano di Torpignattara, al Teatro Studio Uno, dal 7 al 12 giugno, ore 21, andrà in scena Un pasticciaccio, ispirato a “Quer pasticciaccio brutto de via Merulana” di Carlo Emilio Gadda, per la regia di Lorenzo Montanini.

Linea ferroviaria Roma Laziali-Giardinetti, fermata Torpignattara, uno dei caratteristici quartieri periferici romani. Direzione: Teatro Studio Uno, che di teatrale (nel suo senso più tradizionale) non ha nulla o quasi, fatta eccezione per due tendine che fungono da sipario e due piccole piattaforme rialzate di pochi centimetri, lì a ricordarci la distinzione dei ruoli: su l’attore, giù lo spettatore. Oppure no. Ma andiamo per ordine.

Scriveva Grotowski: “Non è il teatro ad essere indispensabile ma superare il confine tra te e me, venirsi incontro, cosicché non ci si perda nella folla, o in mezzo alle parole, o tra le tante dichiarazioni, o tra i nostri pensieri, per quanto belli ed esatti possano essere”.

Ed è proprio dal tentativo di ridefinire il rapporto con lo spettatore che nasce “Un pasticciaccio”, uno spettacolo per un massimo di 15 persone a sera, che condividono in una piccola stanza, l’esperienza interattiva di un teatro da camera.

Tutto è infatti a portata di mano: è proprio il respiro di Liliana Balducci (Lucia Nicolini), il cui omicidio dà il via alle indagini del commissario Ingravallo (Alessandro Di Somma), che sento accanto a me; mi rannicchio sulla sedia per non intralciare la serenata del cugino spasimante di lei (Marco Bilanzone), quasi fossi un terzo incomodo nel loro incontro amoroso.

E’ così che lo spettatore si sente completamente partecipe degli avvenimenti, quasi a fargli credere che se, precisamente quel posto al quale si è seduto, fosse stato occupato da un altro, le cose sarebbero potute andare diversamente. Gli attori infatti, grazie alla pianta centrale dello spettacolo, sono a stretto contatto con il pubblico: sussurrano nell’orecchio, cercano consensi con lo sguardo. Uno spettacolo per così dire a misura d’uomo, dove ogni spettatore avrà inevitabilmente un punto di vista diverso e “personalizzato”.

La rappresentazione, attraverso l’indagine poliziesca, procede cogliendo tutti gli indizi possibili, in cerca di una soluzione alla quale però non si arriva. Si giunge così alla conclusione che le immagini e i personaggi aggrovigliati tra loro altro non sono che versioni contrastanti dei fatti e rivelazioni di uno spaccato della nostra realtà, con la sua incoerenza e debolezza. Vengono presentati degli individui stereotipati, dal dialetto di appartenenza all’attitude tipica dei ruoli che ricoprono nella società. Questa caratterizzazione, interpretata con particolare destrezza dagli attori (tra i quali, oltre a quelli già citati, ricordiamo Eleonora Cucciarelli, Maria Antonia Fama, Eleonora Turco, Diego Venditti e Sonia Villani), ci riporta ad un “come eravamo”, che non è detto sia del tutto passato.

Particolare rilievo va dato inoltre allo studio sullo spazio: i vari ambienti a disposizione del Teatro Studio Uno vengono sfruttati da Montanini ai fini dello spettacolo, ricreando un’atmosfera familiare e raccolta, fatta di intimità e condivisione. Il vecchio cortile interno del teatro, sul quale si affacciano suggestive finestre dai vetri frantumati, viene infatti trasformato in foyer, a dimostrazione del fatto che qualsiasi luogo può essere considerato spazio teatrale, superando convenzioni e canoni estetici.

Uno spettacolo piacevole al quale gli amanti della rappresentazione partecipativa non possono mancare.

Informazioni:

Dal 7 al 12 giugno

“Un Pasticciaccio”

Teatro Studio Uno, Via Carlo della Rocca, 6

Dal martedì al sabato ore 21.00

Domenica doppia replica ore 18.00 e 20.30

Prenotazione Obbligatoria:

349 4356219- 328 8350889

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