• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Economia > Un italiano su tre è proprietario di una casa

Un italiano su tre è proprietario di una casa

Un italiano su tre possiede la casa in cui vive: sono oltre 19,7 milioni le abitazioni principali, divise tra una popolazione complessiva di 60,3 milioni di italiani. Ma la distribuzione della ricchezza immobiliare dimostra che c'è molta disomogeneità; infatti è solo il 5% infatti a detenere ben un quarto del valore delle abitazioni.

I dati sono contenuti nel rapporto “Gli immobili in Italia 2011”, a cura del dipartimento delle Finanze e dell'Agenzia del territorio, relativo all'anno 2009. In tre anni, secondo il rapporto, è cresciuto in modo consistente il numero di abitazioni principali: dal 2007 al 2009 le case risultano aumentate del 31,6%, passando da quasi 15 milioni (14,96 milioni) a 19,7 milioni. Mentre l'incremento complessivo di immobili posseduti da persone fisiche nello stesso periodo è aumentato in percentuale ben inferiore (7,3%) passando da 48,2 milioni a 51,7 milioni di immobili.

Complessivamente le unità immobiliari censite al catasto (delle persone fisiche e persone non fisiche) sono 59,1 milioni e la rendita catastale complessiva è pari a 33,5 miliardi di euro. Il 56% di queste unità immobiliari sono abitazioni e un ulteriore 36,2% sono unità immobiliari riferibili in larga parte a pertinenze immobiliari. Solo il 7,9% delle unità non appartiene al settore residenziale a cui però è attribuito il 47,2% della rendita catastale complessiva. Le famiglie che in Italia risultano proprietarie dell'abitazione in cui risiedono, secondo il rapporto, sono il 79,1% (ipotizzando che a ogni abitazione principale corrisponda una famiglia). Il dato risulta più elevato al Sud, dove risultano proprietarie l'85% delle famiglie, in linea con la media nazionale al Centro (79%) e più basso al Nord, dove si raggiunge il 75,6%. Il numero dei vani per famiglia risulta pari a 6,65 al Sud, al 6,59 al Centro, al 6,43 al Nord. Il numero di immobili di proprietà delle persone fisiche rispetto al numero di famiglie è significativamente crescente passando dal Nord al Sud. Per ogni 100 famiglie vi sono circa 116 abitazioni al Nord, ne risultano 118 al Centro e ben 132 al Sud.

“È assai probabile - si spiega nel rapporto - che ciò derivi da un numero maggiore di seconde case per villeggiatura al Sud e nelle isole e dal verificarsi di più accentuati fenomeni di spopolamento di aree depresse”.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares