• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tempo Libero > Sport > Un calcio senza scandali non sarebbe un calcio migliore?

Un calcio senza scandali non sarebbe un calcio migliore?

La stagione calcistica 2011/12 è iniziata da pochi minuti, il computer da poco ha iniziato a elaborare tutte le giornate della nuova Serie A, e già c’è il primo caso che fa clamore: Aurelio De Laurentiis, Presidente del Napoli, (che poco prima dell’inizio dell’elaborazione dei calendari aveva chiesto di tutelare le squadre Italiane impegnate nella Champions League (evitando di mettere big match prima e dopo gli impegni di Coppa), abbandona il suo posto vicino all’A.D. dell’Inter Ernesto Paolillo ed esce dalla sala, furioso con la Lega, rea di non aver assecondato il Patron azzurro, avendo messo partite come “Inter-Napoli” e “Milan-Napoli” a cavallo delle settimane in cui il Napoli sarà impegnato nella competizione Uefa.

Il Presidente del Cagliari Massimo Cellino, lo insegue per farlo ragionare, ma quando si riaccendono le luci in sala né Cellino né De Laurentiis sono presenti. Il Presidente rossoblu tornerà qualche minuto dopo, dicendo che De Laurentiis era solo troppo nervoso. E mentre la cerimonia di inizio stagione va concludendosi, fuori il numero uno del Napoli si sta scatenando: ”Siete delle m...e”, “Mi vergogno di essere Italiano”, “Torno a fare cinema”, urla di tutto ai giornalisti presenti all’esterno dell’ edificio della cerimonia, e poi va via su un motorino di un ragazzo, senza casco.

 

 

E’ giusto questo show ancor prima che inizi la stagione? E quando ci sarà il primo caso di goal-non goal cosa farà? Ritirerà la squadra dal Campionato? Ha esagerato, punto. Il computer è uno, le regole sono scritte, non ci si può lamentare sempre. De Laurentiis vuole fare il bene del Napoli, ma così esagera. Non possiamo alzare i toni quando il campionato non è ancora iniziato, si rischia di parlare troppo di scandali e poco di pallone, che - ricordiamolo a De Laurentiis - a volte è anche meglio di un film. Il calcio è bello perché è uno sport naturale, d’istinto, spettacolare, da giocare su un campo verde, non in un'aula di tribunale. Il calcio è il dribbling tra i difensori, è il tocco morbido a scavalcare il portiere, è la gioia di un goal all’ultimo minuto, non la paura di una penalizzazione, la tristezza del doping o il terrore di un' intercettazione. Non è giusto neanche per i bambini, che al posto della lealtà sportiva imparano le cose sbagliate di questo gioco - perché, nonostante tutto, di gioco si tratta -.

 

Perché dobbiamo mostrargli che il nostro sport è corrotto e malsano quando potremmo metterci una pietra sopra e continuare con un filosofico “d’ora in poi vincerà il più forte, sempre” e riniziare a vivere un bel clima in questo meraviglioso sport, senza feriti ai derby e lotte a chi trova l’ intercettazione più incriminante? E' Utopistico tutto ciò? Forse, ma la speranza è sempre l’ultima a morire.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares