Tunisi: un’altra manifestazione dell’opposizione a 40 giorni dall’omicidio di Brahmi
Alcune migliaia di persone hanno manifestato sabato a Tunisi per chiedere, ancora una volta, la caduta del Governo di Ennahdha. Da quaranta giorni, a fasi alterne, si tengono sit e manifestazioni al Bardo.
La manifestazione di sabato è stata l'occasione per ricordare Mohamed Brahmi a quaranta giorni dal suo omicidio (periodo che scandisce anche la fine del lutto), avvenuto il 25 luglio scorso. Il corteo è cominciato a Bab Saadoun, alle porte di Tunisi, per concludersi alla piazza del Bardo, che dal giorno della morte di Brahmi è teatro di manifestazioni (tra cui quella della Festa della Donna) e sit in permanenti.
In testa al corteo la famiglia di Brahmi e quella di Chokri Belaïd, l'altro oppositore ucciso lo scorso febbraio. Per entrambi gli omicidi vengono incolpati ambienti vicini al Governo; Ennahdha da parte sua ha sempre smentito ogni accusa.
Tra gli slogan utilizzati dai manifestanti “Brahmi martire, camminiamo sui tuoi passi” e “abbasso gli oppressori del popolo, abbasso la banda dei Fratelli”.
Da quaranta giorni la Tunisia si strascina in una crisi politica che vede il paese diviso in due parti: il partito al Governo e il Fronte di Salvezza Nazionale (FSN) dall'altro, fronte religioso contro fronte laico.
Il FSN – una coalizione di coalizioni, che mette insieme la sinistra laica, fino ai conservatori centristi (qui la lista dei partiti) – chiede la fine del Governo, la dissoluzione dell'Assemblea Costituente (al momento in stand by), e la formazione di un governo di tecnici che traghetti il Paese verso nuove elezioni.
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