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Tra tassisti, forconi ed operai: l’inverno caldo del Paese

La protesta dei tassisti che promettono l'inferno al governo Monti per la liberalizzazione (o come la vogliamo chiamare).

La protesta della "Forza d'urto" in Sicilia: autotrasportatori, agricoltori, disoccupati. E dietro le ombre della destra (Forza Nuova) , uno strano connubio, e della massoneria (come ogni volta che cambia il vento politico).

Poi ci sono le proteste altrettanto eclatanti degli operai di Fincantieri a Genova

E i tre ex addetti di Wagon lits sulla torre della stazione centrale a Milano e gli altri 800 cuccettisti che protestano per i tagli dei treni notturni.

Si prevedono mesi caldi per il governo (non solo per la proposta sulle liberalizzazioni) e, soprattutto, per il Paese.

Non solo per le proteste alla luce del sole, ma per gli accordi di nascosto, come quello di cui parla Fabrizio D'Esposito sul Fatto quotidiano, a proposito di una amnistia o indulto.

Mesi caldi sia per l'unità del paese, che per l'unità dell'Europa.
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