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 Home page > Attualità > Cultura > The day the Pop music died. A 50 anni muore Michael Jackson

The day the Pop music died. A 50 anni muore Michael Jackson

Non è mai stato molto privato il privato di Michael Jackson. Ragazzo prodigio, lanciato nel turbine del successo e risucchiato in un vortice di popolarità che lo ha portato a rifugiarsi in un mondo tutto suo. Come dargli torto. L’hanno additato come pazzo, pedofilo, come autore di sforzi pionieristici alla chirurgia estetica. Nel patinato mondo del pop non si può nemmeno soffrire di una malattia congenita che tutti si precipitano a formulare ipotesi sulla tua possibile stramberia. Si sa, nessuno come la stampa è stato fin troppo ingiusto con il re del pop, forse perchè un personaggio del genere fa notizia di per sé e continua a farla a dispetto di qualsiasi cosa gli accada, ci si divertiva molto anche lui, d’altraparte se ti costruiscono un circo intorno quantomeno vai a dare un’occhiata per vedere com’è.
A gennaio si sono celebrati i 25 anni di Thriller che è ancora il disco più venduto del pianeta (108 milioni di copie vendute), il mondo artistico, quello si, che lo ha sempre amato gli ha reso omaggio in ogni modo possibile e l’album è stato ristampato.

Siamo un po’ cresciuti tutti con Michael Jackson, i suoi dischi hanno coperto tutte le fasi importanti che il mondo ha passato dagli anni settanta ad oggi. A marzo avrebbe dovuto dare inizio ai mega concerti nell’area londinese forse gli ultimi della sua infinita carriera, una carriera che non si è mai oscurata e che lo ha sempre accompagnato durante le sventure della sua vita personale.

Alle 12,21 (21,20 ora italiana) di ieri Jackson è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Los Angeles dopo aver avuto un malore e un conseguente arresto cardiaco. Una folla di fan ha circondato l’ospedale e le reti televisive hanno seguito la degenza del cantante fino alla notizia della sua morte per complicazioni respiratorie pochi minuti prima della mezzanotte.



Troppo spesso si scorda che dietro la patinatura di un guanto, dietro il passo di danza felpato sulla superficie lunare, nascosta sotto l’ombrello parasole e dietro i volti dei mille imitatori e sosia si cela essenzialmente una persona, che sicuramente dalla vita professionale ha ottenuto molto, ma mi si permetta di citare il famoso detto sui soldi e sulla felicità che non potrebbe essere più calzante in questo caso.

Addio Michael. Ricorderemo sempre il tempo dei Thriller, dei Criminali silenziosi, del Pericolo in agguato, del Bianco e Nero fusi in un solo colore, di quanto sia facile essere Cattivi e dell’Invincibilità della tua dote artistica.

Perchè siamo capaci di essere tutti il mondo. Ogni tanto.

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