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Terremoto Abruzzo. Gli eroi ci sono ancora!!

Il terremoto in Abruzzo ha causato fino ad ora la morte di 250 persone, ma molte devono dire grazie a degli EROI.

L’Abruzzo è stato colpito da un terremoto che non ha distrutto solo case e chiese, ma ha portato via sogni, speranze, desideri e sopratutto VITE UMANE. Persone che hanno perso la vita perchè ubicate in una casa per studenti o in case costruite nel dopoguerra.

E tra gente che riteneva di aver già previsto tutto, che prometteva aiuti veloci, che inviava falsi sms per poter rubare nelle case e tra quelle che non si erano accorte che forse edifici vecchi o senza norme, adibiti alla cura dei pazienti o all’alloggio degli studenti, forse potevano crollare, c’erano persone che da subito si sono date da fare per limitare i danni di questa tragedia annunciata.

Vigili del fuoco, volontari della C.R.I e della protezione civile, medici e infermieri, ma anche semplici cittadini, tutti insieme impegnati in una lotta contro il tempo, senza sosta, per riuscire a tirare fuori, in minor tempo possibile, le moltissime persone rimaste intrappolate da sotto le macerie.



Succede sempre così. E’ già successo, risuccederà. L’Italia durante le tragedie si mobilita per l’ennesima gara di solidarietà con chi non ha più nulla. I soccorritori fanno parte di organizzazioni umanitarie, associazioni varie - dalle cattoliche a quelle laiche, dai boy scout agli omosessuali, dai partiti politici, ai donatori di sangue sparsi in tutte le province, dalle banche, alle singole pro-loco, fino ai gruppi organizzati su Facebook o alle grandi istituzioni locali. In Italia le amministrazioni pensano ai soldi e riescono a guadagnare anche sulle tragedie, ma gli italiani non sono così. Questa strage è stata la prova che noi siamo ancora tutti uniti, nel bene e nel male.

In questa occasione è stato dimostrato ancora una volta che in questo paese se da una parte la gente specula sulle strutture facendole crollare al primo terremoto, dall’altra parte ci sono ancora persone che credono nella solidarietà e nell’umanità.

I più sentiti ringraziamenti a tutti quelli che si sono movimentati per dare una mano e per quelli che ancora adesso lo stanno facendo. Grazie.

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