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Corea del Nord: esperimenti nucleari su bambini disabili

Quello che ha rivelato dopo anni di silenzi Im Chun-yong, ex capitano dell’esercito nord-coreano, è a dir poco scioccante. Il militare avrebbe affermato che in Corea del Nord i bambini disabili vengono presi dal governo dispotico direttamente dalle case delle famiglie perché si ritiene che l’unico contributo che possano dare sia quello di sperimentare le varie armi chimiche e batteriologiche.

E’ il 1999 quando Im Chun-yong fugge insieme a un manipolo di uomini: attraversando a nuoto le acque del fiume Tumen, dopo aver ingaggiato uno scontro a fuoco con decine di soldati, riesce ad arrivare in Cina, per poi passare in Corea del Sud, dove tutt’oggi vive. Le ultime notizie sulla salute di Kim Jong-Il e i possibili conflitti in seno al regime per il passaggio di potere, lo hanno convinto a parlare, di questo segreto "troppo terribile da raccontare".


Secondo quanto lui ha riferito alla tv di Al Jazeera, sarebbe stato uno dei suoi uomini il primo ad assistere ad uno di questi esperimenti. Ha raccontato che un gruppo di persone disabili furono spinti con la forza all’interno di una stanza di vetro piena di un gas velenoso e i medici del governo fossero lì a vedere quanto tempo ci mettevano a morire. L’ex capitano invece assistette in prima persona ad una scena terribile: un capitano lottò contro alcuni soldati venuti a prendere la figlia dodicenne con problemi mentali, quella ragazza venne presa e nessuno la rivide più. Già in passato alcuni disertori del regime avevano denunciato esperimenti su detenuti politici: i prigionieri sarebbero stati prelevati dal carcere e condotti in "fabbriche", che in realtà sarebbero siti per sperimentare le armi chimiche e batteriologiche.
 
Verrebbe da chiedersi quando l’America e l’Europa abbiano intenzione di intervenire. Forse quando avranno finito in Iraq o in Afghanistan.

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