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 Home page > Attualità > Scienza e Tecnologia > Telecom Italia filtrerà il peer to peer sulle ADSL

Telecom Italia filtrerà il peer to peer sulle ADSL

Da una parte cercano i nuovi mille per “fare l’Italia” mentre dall’altra pretendono che i content provider paghino perchè usano le loro infrastrutture.

E non solo: Telecom Italia ha preparato un aggiornamento delle Condizioni Generali di Contratto della sua offerta di ADSL a partire dal 1° marzo. Nel comunicato si legge che:

Allo scopo di garantire l’integrità della rete e il diritto da parte della generalità degli utenti di accedere ai servizi di connettività ad internet anche nelle fasce orarie in cui il traffico dati è particolarmente elevato, Telecom Italia, nel rispetto del principio di parità di trattamento e ove necessario, si riserva la facoltà di introdurre per tutte le offerte e/o i profili commerciali che prevedono traffico dati su tecnologia ADSL, meccanismi temporanei e non discriminatori di limitazione all’uso delle risorse di rete disponibili.

A tal fine Telecom Italia potrà limitare la velocità di connessione ad Internet, intervenendo sulle applicazioni che determinano un maggior consumo di banda (peer to peer, file sharing ecc.), limitando la banda destinata a tali applicazioni ad un valore massimo proporzionale alla banda complessiva disponibile sul singolo DSLAM.

Per ora nelle offerte ADSL di Telecom non si fa alcun riferimento a questi cambiamenti, basta leggere le caratteristiche di Alice 20MB:

 

Aspettiamo maggiori spiegazioni da Mantellini su Eraclito ed i soliti ragionamenti competenti di Stefano.

Tra l’NGN “de noartri”, la bufala sul wi-fi libero e infine il taglio sui fondi FAS per il digital divide non si capisce più nulla ed è ormai chiaro a tutti che il Governo attuale non ha nessuna strategia sull’innovazione e sulle TLC, brancola nel buio di accordi e decreti legge inutili.

A proposito: in tutto questo marasma dove sono e cosa fanno quelli di Agenda Digitale?


Read more: http://www.dariosalvelli.com/2011/02/telecom-italia-blocchera-filtri-peer-to-peer-adsl#ixzz1EPDYJccV

Commenti all'articolo

  • Di Alfonso C. (---.---.---.41) 25 febbraio 2011 00:45

    Premesso che sono contrario agli "scaricatori selvaggi" e fermo restando che considero il diritto d’autore come inalienabile anche se attualmente regolamentato a livello nazionale ed internazionale in modo non rispondente alle realtà attuali, abusato dagli editori e vantaggioso solo per autori appartenenti a "scuderie" operanti in modo lobbystico, sottopongo alla vostra attenzione tre punti.

    1- Questa scelta di Telecom nella fattispecie e dei gestori in generale non deve contraddirre la delibera 244/08/CSP che Telecom stessa ha recepito e dichiarato di voler rispettare in termini di banda minima garantita.
    Vedi:
    http://www2.agcom.it/provv/d_244_08_CSP/d_244_08_CSP.htm
    E anche nelle pagine di assistenza Telecom Italia

    2- Comporterebbe un monitoraggio della tipologia di traffico, cosa che implicitamente viene accettata all’accetazione del contratto e difficilmente può essere revocata a posteriori ma comunque è una forma di ingerenza nella privacy.

    2bis- Comunque l’utilizzo "normale" ovvero dove non vengano lesi altrui diritti delle tecnologie P2P è lecito e di fatto comporta un’ottimizzazione delle risorse. Esempio scaricare una distro linux o un pacchetto di aggiornamenti in Torrent in pochi minuti crea un picco breve piuttosto che una raffica di request pacchetti e risposte mediante http. Eliminando anche il carico ai server e tutto quello che comporta anche sulla banda utilizzata.

    3- E di quella "spreca banda" che è la pubblicità on line fatta come se fosse per la TV anzi presa pari pari dalla TV e riconvertita senza nessuna attenzione? E degli streaming TV solo per replicare cose che si possono vedere anche meglio in digitale terrestre? Ne vogliamo parlare?

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