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Stangata d’autunno per famiglie e aziende, 1,4% in più per luce e gas. Squinzi: "Stiamo morendo di pressione fiscale"

Rabbia dei commercianti: "Iva al 24% e contributi bastano per rovinarci"

"Italia presto fuori dalla crisi, la ripresa non si vede ma è dentro di noi". Il premier Mario Monti invita ancora alla fiducia ma la ripresa dell'Italia coincide con quella degli italiani? "Stiamo morendo di pressione fiscale". E' il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi a lanciare l'allarme: "l'incidenza del fisco sulle imprese è del 57% mentre in Germania solo del 37". Settembre 2012, ripartono le attività lavorative senza un barlume di speranza, con un saldo negativo e con una sfiducia completa nei confronti dello Stato.

"Il governo tecnico ha fatto abbastanza per rovinarci alzando l'IVA al 24% e i contributi al 5". Matteo Agostini lavora in una piccola impresa familiare nel settore della macelleria, il suo sfogo uno dei tanti perfettamente sovrapponibili: "Arrancano perfino i generi alimentari e il mangiare è essenziale per tutti! Nell'arco di una giornata un macellaio poteva servire anche settecento persone e gli incassi a Natale e a Pasqua arrivavano vicino a 10mila euro. Invece ora non riusciamo a pagare nemmeno i contributi degli ultimi due mesi, siamo sull'orlo del baratro". Le famiglie soffocate dalle tasse, i commercianti piegati dai debiti, le piccole e medie imprese in attesa di incentivi che non arrivano. "La globalizzazione? Un grosso problema considerando che un paese come l'Italia si è permesso di vendere Ducati e Lamborghini o grandi firme come Armani e Valentino. Cinesi che lavorano e vendono innescando una concorrenza invincibile, poi non parliamo solo degli spot che trasformano un commerciante in un parassita della società se non fa lo scontrino...".

Preoccupano le soluzioni prospettate dagli elettori della prossima primavera. "Il dopo Monti? Il centro destra e il centro sinistra hanno fallito, unica speranza piste estremiste. La democrazia? C'è mai stata vera democrazia? Gli scandali della casta lo stanno dimostrando". La rabbia dei piccoli imprenditori aumenta con le dichiarazioni del ministro del lavoro Elsa Fornero che attribuisce l'onere della ripresa alle aziende e non allo Stato: "Come fanno a prospettare la ripresa nel 2013 se tagliano i budget per le assunzioni e alimentano rincari per i beni di prima necessità?". I commercianti la pensano tutti allo stesso modo. Arrivata la stangata di settembre, mazzata da 263 euro per luce e gas, aumento dell'1,4%, famiglie e PMI incredule.

Antonio Lombardi si è appena laureato in economia e management e cerca un'analisi più razionale moderando l'indignazione: "Per la celebre fase 2 i problemi riguardano l'accesso al credito, tutti preferiscono investire all'estero in una condizione di minore tassazione. La FIAT di Marchionne è la prima multinazionale italiana e otterrà grandi successi economici, il dramma riguarda gli operai italiani che rischiano di perdere definitivamente il posto, non c'è confronto con Cina, Romania, Polonia e Brasile". Unica scialuppa di salvataggio si rivela la cooperazione: "E' necessaria una politica economica coordinata in ambito europeo ed evitare le guerre intestine su prezzi e prodotti. Regole chiare per un'economia chiara. Il governo tecnico ha portato recessione ma ha scoperto i cumuli di polvere che i precedenti esecutivi avevano nascosto, questa parentesi politica non deve essere la norma, un governo competente non deve necessariamente essere tecnico". In Italia tante proposte elettorali come soluzione alla crisi, dubbi su un Monti-bis, tunnel della recessione privo di luce. Salvatore Fassino è un pensionato che porterà i nipoti al bioparco di Roma la prossima domenica: "I genitori lavorano senza sosta per arrivare a fine mese, i bambini mi chiedono perché il leone è il re della foresta. Forse perché anche se sono le leonesse ad andare a caccia è il leone a mangiare per primo la preda, in Italia non è così? Tanti cacciano e sono i soliti noti a mangiare".

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