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Stacca un manifesto fascista contro il 25 aprile: massacrato di botte

Si chiama Patrick Dorella, ha 22 anni ed è figlio di un maresciallo dei carabinieri della provincia di Trieste. E' stato pestato a sangue perché stava staccando un manifesto, appeso da militanti di estrema destra, con su scritto: "L’Italia degli ultimi combattenti. 25 aprile: l’Italia dei vigliacchi che diventano eroi". 

Il ragazzo ha dichiarato:

"Quando mi hanno mollato il primo cazzotto ho visto le stelle, sono proprio volato a terra. Sputavo sangue. Ho urlato loro 'lasciatemi vivere, non voglio morire! Vi prego, basta!'. Allora si sono fermati e sono scappati via. Mi sono rialzato, a fatica. Per fortuna non mi hanno spaccato i denti. Poi, insieme con la mia amica, sono andato, a piedi, fino all’ospedale Maggiore. La dottoressa che mi ha visitato ha detto che se quei due avessero continuato a pestarmi ci sarei rimasto secco". 

Commenti all'articolo

  • Di Enrico Emilitri (---.---.---.235) 26 aprile 2012 20:14
    Enrico Emilitri

    Dov’erano i difensori della democrazia?

  • Di (---.---.---.160) 26 aprile 2012 21:36

    per questa gentaglia nostalgica del tempo che fù l’unica soluzione possibile è il muro come fecero i partigiani con Mussolini a Dongo

    • Di (---.---.---.129) 11 maggio 2012 16:14

      Se gentilmente Ti metti al muro e ci fai vedere come muore un difensore dei banditi partigiani, noi nostalgici Ti ringraziamo. E poi cosa vuoi, la cultura è appannaggio vostro. Noi di destra siamo rozzi. Quindi, mentre voi filosofeggiate e sognate Dongo, noi vi pestiamo. 25 aprile: il giorno della vergogna. Viva Salò.


  • Di (---.---.---.2) 26 aprile 2012 21:58

    Beh... non sono proprio d’accordo col ragazzo... mio padre pe colpa di partigiani vigliacchi ha fatto 9 mesi di campo di concentramento... direi poi ... lsciate stare i partigiani anche voi del movimento 5 stelle... non sono così eroi come sembra... se qualcuno si indigna.. evidentemente ha le sue ragioni... e in democrazia un cartello ... non fa male.... fa peggio toglierlo... perchè personalmente sei tu che non accetti ... qualcosa che ignori.... (poi d’accordo con voi le botte sono orrende.. l’ultima cosa al mondo) anche se non giustifico il pestaggio dico che di questi tempi... siamo tutti più arrabbiati ....

    • Di Enrico Emilitri (---.---.---.235) 27 aprile 2012 00:22
      Enrico Emilitri

      Bisogna anche comprendere come dopo un quarto di secolo di Fascismo ci siamo ritrovati (mi si perdoni la franchezza) col culo per terra, e non soltanto per colpa o merito di partigiani, Alleati o Nazionalsocialisti, ma anche (se non soprattutto) per colpa del Fascismo stesso e della Monarchia che lo ha agevolato, ritenendolo il minore dei mali, sino al 25 Luglio 1943 salvo poi scaricarlo quando non gli era più di alcuna utilità.
      Se poi vogliamo ragionare in termini di torti, troppa gente e troppe famiglie hanno sofferto il Fascismo, e certo non gli perdoneranno mai di averle prima illuse con una Rivoluzione in realtà mai avvenuta (l’Italia rimase una Monarchia sino all’immediato Secondo Dopoguerra, e malgrado le millantate Mostre della Rivoluzione Fascista e il richiamo, nel discorso del 10 Giugno 1940, alle "Camicie Nere della Rivoluzione" la stessa struttura economica e sociale non fu mai realmente sovvertita - si veda in proposito il mio articolo "Il modello di Mussolini? Stalin!"), per poi precipitarle in una serie di conflitti da cui solo i ceti dominanti hanno, come sempre in questi casi, tratti dei reali vantaggi, per cui non riesco ancora oggi a capire chi, avendo meno di 50 anni, insiste a dichiararsi fascista senza neppure conoscere i principi base del Fascismo stesso.
      Una precisazione: benché democratico e antifascista per vocazione e tradizione familiare, non sono mai stato né sarò mai (perlomeno nell’immediato futuro, forse in qualche modo più in là, se ve ne saranno i presupposti) un sostenitore di Beppe Grillo e del Movimento Cinque Stelle!

  • Di (---.---.---.21) 27 aprile 2012 10:02

    Per il servizio di censura per manifesti non in regola con i permessi municipali, esiste un apposito servizio comunale, in un paese che si vuole definire civile.Tutto il resto è solamente inciviltà.

  • Di Sandro kensan (---.---.---.205) 27 aprile 2012 12:11
    Sandro kensan

    Bravo Patrick!

  • Di (---.---.---.168) 27 aprile 2012 15:38

    io non vado in giro a strappare manifesti e non mi è mai successo niente(ce n’è per l’asino e per chi lo mena). le cose serie sono ben altre.

    • Di Enrico Emilitri (---.---.---.166) 27 aprile 2012 17:02
      Enrico Emilitri

      A dir la verità l’arte di strappare manifesti (e non solo politici) esiste da che mondo è mondo, ma il fatto che si definiscano "civili" persone che disprezzano chi (come il sottoscritto) crede in quegli stessi valori derivanti dalla Resistenza è tutto che dire. Che poi le cose serie siano ben altre sono d’accordo, ma anche questa è una cosa seria, visto non si possono mettere sullo stesso piano chi ha lottato per la libertà e la democrazia e chi, invece, ha sempre cercato di affossarle!

  • Di (---.---.---.44) 28 aprile 2012 16:58

    Bastava chiamare i vigili per far rimuovere quel manifesto ed i fascistelli vigliacchi non avrebbero mosso un dito di fronte alle autorità.

  • Di paolo (---.---.---.128) 29 aprile 2012 10:48

    Il problema è nel manico .la nostra giurisprudenza è riuscita nel capolavoro seguente :
    - Reato è se faccio apologia del fascismo e ne promuovo materialmente la ricostituzione.
    - Non è reato se esprimo una ideologia che anche se assimilabile a quella fascista rientra nella libertà di idee e di espressione(diritti salvaguardati dalla costituzione) .

    Con questo distinguo degno degli "azzeccagarbugli nostrani ",specializzati nel farla fare franca e mandare a piede libero chi commette reati che non sia il furto di una mela ,praticamente tutti i ricorsi presentati in questi casi sono andati vinti dai "pseudo fascisti " .

    Al dunque quindi la legge è con le mani legate per il reato di apologia del fascismo ,potrebbe agire nell’eventuale caso di affissione non autorizzata che è come dire fuffa ,mentre se era autorizzata paradossalmente il reato lo ha commesso il povero Patrik .

    Rimane il pestaggio che dovrebbe ancora essere considerato un reato in questo paese borderline . Patrik è figlio di un carabiniere ,non dovrebbe essere difficile individuare i fascisti e perseguirli .
    Anche qui però attenzione ,se non ha testimoni (cosa non facile nel paese dell’omertà diffusa) rischia di beccarsi una contro querela .

    Soluzione : cercarli ,stanarli ed educarli adeguatamente con metodi convincenti .

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