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 Home page > Tribuna Libera > Sono finite le campagne elettorali? Almeno per un po’

Sono finite le campagne elettorali? Almeno per un po’

E finalmente un periodo complicato si chiude (!) con il Referendum sul taglio dei Parlamentari italiani: grande successo per una sforbiciata chiamata riforma: quale sia la riforma nessun lo sa. 

 

Per fare una qualsiasi cosa ADESSO devono essere ri-definiti i collegi elettorali, serve una ennesima riforma elettorale, vanno ri-definiti i canoni per l’elezione del Capo dello Stato, con ogni probabilità le Commissioni parlamentari dovranno essere riviste ed anche le funzioni delle Regioni.

Sull’onda populista tutti i partiti si dichiararono d’accordo sulla sforbiciata ma l’effetto vero è: la rappresentanza dei territori si liquefà ed il potere delle segreterie di partito aumenta a dismisura.

Se la riforma elettorale non provvederà a regolamentare le modalità di accesso alle candidature (che potrebbero essere semplicemente elezioni primarie di collegio aperte ai soli iscritti ai partiti), questa sarà una democrazia nelle mani dei vertici dei partiti, ben più permeabili ad essere manipolate o complici di “interessi particolari” in assenza dei rappresentanti di piccoli collegi elettorali ai quali deputati e senatori devono alla fine rispondere.

In realtà è già così, le cose non funzionano, però io non capisco perché se una cosa non funziona bene, anziché sistemarla, si butta via. Solo per risparmiare due lire che poi si sprecano in altro modo? Sicuramente c'è dell'altro come da evince da Porcellum - Rosatellum e via cantando.

Ne vedremo delle belle quando finalmente la riforma elettorale e tutte le riforme collegate arriveranno alla discussione.

Altro risultato: Governo blindato fino a fine legislatura come scrive Sallusti: non si sono mai visti tacchini che vogliono anticipare il Natale. Forse…….!

Salvini e Meloni avranno buon gioco ad alzare barricate di parole, belli comodi all’opposizione senza il rischio di dover dimostrare qualche cosa; i forzisti, anche quelli autenticamente liberali contano nulla e dovranno rifondarsi su basi ben diverse per risollevarsi.

I 5S si faranno la loro guerra interna che ad oggi vale poco o nulla, tanto, tutto quello che di peggio avevano da imparare lo hanno già ampiamente acquisito: gli anti-casta ecc.ecc.ecc. sono diventati il partito più centralista e correntista della storia recente. Alcuni cercano ancora di fare leva sulla pancia di elettori la maggioranza dei quali ha già digerito e sta evacuando.

Il PD doveva essere morto, pensa di essere ritornato centrale ma si è più volte piegato al populismo e lo farà ancora. Ma fa parte dell’establishment politico europeo, ultimo argine ai vari “anti-tutto” italiani e per questo verrà premiato, ottenendo qualcosa per l’Italia da esibire in campo elettorale, 

Covid19: ha rivoltato la frittata, una tragedia brutta e cattiva. A me sembra che gli italiani in occasione di queste elezioni abbiano premiato il voto che, a torto o a ragione, hanno ritenuto più utile. Chi, spregiudicato, ha tentato di cavalcare questa tigre a fine politici ci ha rimesso.

Covid19 ha evidenziato ampiamente i “buchi” e le “mancanze” nella Comunità degli Italiani altrimenti detta Stato. Di quasi tutti gli Stati, in realtà.

Ha chiaramente fatto sapere, anche se non se ne parla come meriterebbe 

  • che siamo pieni di debiti e solo facendone altri andiamo avanti,
  • che i soldi, se mancano, si stampano, qualcuno pagherà,
  • che le inefficienze, sempre sottaciute, si sono rivelate importanti ed a volte tragiche,
  • che solo lo Stato è in grado di affrontare crisi gravi e che averlo impoverito di uomini e mezzi si è rivelato un danno che andrà riparato; per ora non è chiarissimo il come,
  • che i servizi affidati a privati non sono efficienti né efficaci: possono essere marginalmente utili a supporto, possono anche diventare attività “di eccellenza” quando supportate da fondi, ma non sostituti, 
  • che la propaganda su Sanità e Scuola non ha pagato ma ha reso evidente un dato di fatto inequivocabile: in entrambi i settori ci sono spazi e poteri di intervento Regionale, Comunale anche locale nel caso della Scuola, eppure non basta immettere soldi nel sistema, tutti si rivolgono e lamentano ai/dei ministeri chiedendo di intervenire d’autorità. (poi c’è il solito Salvini/Meloni che poverini non sono d’accordo salvo silenziarsi quando c’è l’evidenza contraria. Il top: la Lega presenta una mozione di sfiducia ma non chiede di calendarizzarla, roba già vista con i decreti sicurezza rimasti, poverini anche loro, orfani dei decreti attuativi).

 

​Sono stati comunque colpevoli di aver tentato ancora una volta di impedire solidarietà nazionale e ricerca di soluzioni immediatamente percorribili appoggiando ogni imbecille trovassero sulla loro strada e facendogli da megafono.

E’ anche vero, purtroppo, che di quanto accade a livello locale i media rilevano solo le “pre-visioni”, poi i casi negativi, poi abbandonano il campo. 

Infine il “mio” Ministro dell’Ambiente Costa:

silenzioso nel caso del Superbonus 110%. Uno strumento potenzialmente fantastico che incide su economia, finanza e transizione ecologica in generale. Per le famiglie può generare risparmi e ristrutturazioni importanti. (complimenti al Min. Fraccaro che ci ha creduto fino in fondo, al Min.Gualtieri che ha trovato i soldi e, perché no, all’Unione Europea che in fondo comunque ce li presta)

Ci voleva COVID19 ed una crisi distruttiva per arrivarci? Pensiamo agli Ecobonus in vigore da anni: sarebbe bastata la possibilità di cessione del credito per avere risultati importanti ed invece si continua a puntare su speculazione, cementificazione e consumo di suolo (ogni neonato italiano ha una dotazione di 135 mq. di cemento. Fonte Minambiente/Ispra.

Io spero, mi auguro, che il Suo silenzio sia dovuto al lavoro da fare su quel 37% del Recovery Fund che deve essere utilizzato per Aria, Acqua (quante sanzioni stiamo pagando), energia (quanti investimenti e poi soldi da risparmiare), natura, territorio (il nostro territorio bellissimo ma fragile: quante volte l’ho sentito dire in occasione di catastrofi aggravate dalla nostra insipienza e mai affrontate e sanate con decisione).

Qui parte della dichiarazione del Ministro:

La sostenibilità ambientale, nell’intenzione delle istituzioni comunitarie non è soltanto un cluster ma un criterio trasversale di valutazione, attraverso cui è fondamentale valutare l’impatto degli altri progetti – afferma il Ministro - Nel suo documento sulla finanza sostenibile l’UE ha definito il principio “do not harm” (non nuocere) che stabilisce che un investimento è green se migliora un indicatore verde, quali ad esempio l’impronta idrica, l’impronta di carbonio, le emissioni inquinanti, il grado di “circolarità” dei prodotti, la quota di energia rinnovabile, senza peggiorare gli altri”. 

“Le priorità ambientali devono rappresentare quindi un asse di investimento e un obiettivo di medio e lungo periodo nella programmazione di tali risorse – spiega Costa -. Per questo motivo, come Ministero dell’ambiente abbiamo indicato una serie di priorità che si innestano su quattro linee tematiche: le infrastrutture per l’ambiente; il supporto alle imprese virtuose o che vogliano incrementare la sostenibilità dei loro processi produttivi e delle filiere; la transizione ecologica con uno sguardo specifico all’economia circolare; il potenziamento delle azioni di contrasto ai cambiamenti climatici”.

Beh, Sig. Ministro, Tu dici che avrai a disposizione complessivamente il 37% di 81 miliardi in sussidi più 127 miliardi in prestiti, mi piacerebbe ascoltare, sentirti intervenire, sentire che cerchi di imporre la Tua presenza ed alcuni punti fermi nei confronti degli altri Ministri e dei Partiti di maggioranza e di minoranza. Io immagino le lobby alla ricerca di fondi, non si può essere ingenui su questo, e non riesco a dimenticare il Decreto Genova del precedente Governo: ci avete infilato un condono edilizio e l’innalzamento di idrocarburi nello smaltimento di fanghi in agricoltura. Nel Decreto Genova, ca..o!

Qualche mese fa, qui, avevo prospettato che una transizione ecologica sostenibile sarebbe partita solo da una massa di fondi pubblici che avrebbero convinto i privati ad “operare”. Ora, almeno nell’UE, i soldi potrebbero arrivare: possibile che solo COVID19 ci abbia finalmente convinto?

 

Questo post sembra ottimistico, “che il bicchiere sia mezzo pieno”: non è così purtroppo. Oggi bisogna mettersi il prosciutto sugli occhi per non vedere quanto questa pandemia ci ha sbattuto in faccia, quali “buchi” sono alla base della nostra Comunità: abbiamo l’occasione di immaginare interventi che ci aiutino “tutti”. Migliorare è un dovere non solo dei politici e di tutte le istituzioni ma dell’opinione pubblica, dei cittadini. 

 

Vedremo.

Un Saluto

Es.

 

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