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 Home page > Attualità > Scienza e Tecnologia > Siglato l’accordo per il nucleare tra Italia e Francia

Siglato l’accordo per il nucleare tra Italia e Francia

 

È stato siglato l’accordo tra l’italiana Enel e la francese EDF per riportare il nucleare in Italia. A Roma i vertici delle due società rappresentati da Fulvio Conti per Enel e da Pierre Gadonneix per EDF hanno firmato l’accordo definitivo, alla presenza del presidente francese Nicolas Sarkozy e il primo ministro italiano Silvio Berlusconi.

La società francese dispone di un’esperienza straordinaria nella realizzazione di centrali nucleari e tale know how verrà impiegato per la costruzione dei reattori italiani.

La prima centrale nucleare dovrebbe essere operativa entro il 2020 secondo gli accordi, ed altre 3 centrali dovrebbero divenire operative in un lasso di tempo non eccessivo.

Rimane da chiarire come verranno individuati i siti adeguati e da valutare quale sarà la reazione dell’opinione pubblica italiana a tale decisione.

In un mio recente intervento al riguardo emerse come in Italia la posizione dei cittadini sul nucleare non sia per nulla unanime ed oscilli tra chi ritiene tale fonte energetica indispensabile a chi la ritiene assolutamente inaccettabile.

Rimane, chiaramente, da verificare anche la questione normativa al riguardo dato che ci fu un referendum sul nucleare vinto dal fronte del no. 

Commenti all'articolo

  • Di Paolo Praolini (---.---.---.200) 25 febbraio 2009 10:04
    Paolo Praolini

    E’ giunto il momento di riaprire il dibattito con i cittadini!
    La sete di energia per il nostro paese è sempre crescente ed i costi che paghiamo sono troppo alti soprattutto per lo sviluppo del paese.
    Purtroppo non abbiamo alternative senza fonti energetiche nuove nel paese, rimarremmo bloccati forzatamente a non crescere come invece fanno gli altri paesi europei dotati del nucleare.
    Un mix di centrali nucleari e fonti energetiche eoliche, biomasse, solare, etc, sopirebbero la sete di energia e ridarebbero stimolo alla crescita ed allo sviluppo, generato da un abbassamento dei costi energetici.
    Purtroppo oggi dipendiamo troppo dai vicini Francia e Svizzera, che ci fanno pagare quanto basta per loro!
    Ma tra il dire ed il fare c’è di mezzo un oceano ed in Italia non siamo bravi a nuotare.

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.140) 25 febbraio 2009 11:43
    Damiano Mazzotti

    e fra 20 anni le cose saranno cambiate e noi arriveremo in ritardo come al solito avendo buttato via il nostro tempo invece di aver utilizzato il nostro sole, le nostre onde e il nostro vento...

  • Di virginia (---.---.---.96) 25 febbraio 2009 12:11

    Io penso che il ricorso a centrali nucleari "pulite" ci potrà far rispoarmiare rispetto ai costi attuali. Per quanto riguarda il parere della popolazione, spero molto che ancora una volta il dibattito tra il "si" e il "no" sia una discussione pacifica, basata su dati di fatto e non inquinata, come fu in precedenza, da ideologie politiche che di "anticapitalismo" non avevano nulla se non il dire sempre no ad ogni inziativa. Idem la penso sulla Tav Torino Lione. Alla fine si fa, nonostante le proteste che non hanno nulla di sensato e sono anti-economiche. Grillo non insegna più nulla!

    • Di lorenzo (---.---.---.216) 25 febbraio 2009 14:10

      cara virginia,
      A) non esistono centrali nucleari pulite, e non fanno di certo risparmiare dal momento che le scorie non si sa dove metterle e l’uranio è praticamente finito quindi il suo prezzo aumenterà.
      B) se il nucleare fosse redditizio ci sarebbero decine di privati pronti a investire. Me ne trovi uno? Non esistono. E sai perché? perché i coti per smantellare la centrale nucleare una volta dismessa sono enormi.
      C) parli di ideologie politiche.. ma non ne sarai vittima visto che con due argomentazioni ho dimostrato la natura antieconomica, oltre che antiambientalista, del nucleare e tu non hai nemmeno argomentato le tue posizioni accusando, chi lottò e vinse contro il nucleare, di non avere alcuna argomentazione. E poi che c’entra l’anticapitalismo? ignorante!
      D) Sulla TAV taci, non hai argomentazioni? Bene, non criticare chi si oppone manifestando le proprie preoccupazioni.
      TU NON HA NULLA DI SENSATO..
      che pena..

    • Di Riccardo (---.---.---.1) 27 febbraio 2009 01:37

      Caro Lorenzo, tu non hai dimostrato proprio nulla. Hai solamente confermato che è facile criticare anche e soprattutto da maleducato. Proponi un’alternativa costruttiva invece di lamentarti.

  • Di viola del pensiero (---.---.---.249) 25 febbraio 2009 12:35

    Spero che non sia possibile, senza prima un referendum, decidere di costruire una centrale nucleare in Italia!
    Se si parla di energia pulita riferendoci al nucleare diamo una definizione scorrettissima:
    l’energia pulita è quella che non produce scorie!!
    Ora noigià non sappiamo come smaltire l’immondizia, figuriamoci le scorie radioattive!
    Inoltre l’Italia non ha l’uranio, che ha dei costi elevatissimi, quindi dovremmo sempre importarlo dall’estero!
    Per finire gli scienziati hanno dichiarato che un eventuale incidete nelle centrali nucleari di nuova generazioni sono meno probabili, ma nella piccola probabilità che si verificassero sarebbero cinque volte più letali degli incidenti delle vecchie centrali nucleari a causa di una più elevata concentrazione di isotopi radioattvi!

  • Di paolodegregorio (---.---.---.124) 25 febbraio 2009 13:20

     il costo dell’energia proveniente dal nucleare non lo conosce nessuno, perchè non è stato risolto il problema delle scorie. E solo a ciclo completo si può conoscere il costo vero, le cifre di cui parlano sono il parziale costo.

     Negli Usa non costruiscono nuove centrali nucleari. Obama fonda il superamento della crisi sulle energie rinnovabili (il nucleare lascia le scorie è pertanto è "improprio" classificarlo rinnovabile). I nostri grandi politici non si chiedono il perchè?.
    Lo sanno bene che negli Usa gli investitori hanno fatto ricerche che hanno dato esito negativo e pertanto, logicamente, non investono, le assicurazioni non stipulano contratti, e lo Stato non finanzia la costruzione.Ma i nostri insistono e loro sanno quali interessi portano avanti, di certo non i nostri.

     L’esito del referendum mi è stato detto che vincola per 10 anni perciò quello di vent’anni fa è superato. Dobbiamo prepararci ad un nuovo referendum. Sono convinto che la maggioranza degli italiani non è d’accordo con la scelta dei nostri politici (trasversale, destra e sinistra), verifichiamo.

     Gli importi destinati alla realizzazione di una sola centrale darebbero risultati strepitosi, se fossero destinati alla microgenerazione energetica, diffusa su tutto il territorio,inclusi i capannoni delle industrie e delle attività artigianali e commerciali e soprattutto in campagna,
    Invece gli incentivi alle rinnovabili previsti dalla recente normativa vengono ostacolati dall’attuale governo che ha apportato modifiche. Difatti mentre in caso di impianto fotovoltaico, i consumi vengono ddebitati nell’anno in cui si verificano, il pagamento del surplus dell’energia prodotta viene pagata l’anno successivo. Oltre a questa novità ci sono le difficoltà burocratiche che ostacolano tutto ciò che concerne la microgenerazione. Il motivo: favorire i grossi gruppi e la scelta del nucleare che risulterebbe superata e irrazionale.

  • Di Paolo06 (---.---.---.203) 25 febbraio 2009 13:21

    Come si fa a definire la cacca, "pulita".
    Il nucleare pulito non esiste. Vi rendete conto che una centrale nucleare produce dei rifiuti che devono essere smaltiti?... ah beh, si... voi pensate a Chiaiano e tutto è risolto, è vero?
    Le alternative ci sono e se solo il governo avesse la capacità di pensare a lungo termine, sarebbero già in corso le costruzioni di quelle centrali solari che il nostro Rubia è andato a costruire in Spagna invece della solare e calda Sicilia.
    Ma il governo pensa solo all’immediato, al tornaconto personale e dei propri amici.
    Gli italiani, vengono dopo.

  • Di maurizio carena (---.---.---.230) 25 febbraio 2009 13:31
    maurizio carena

     Chalk River, Three Miles Island, Chernobil, Majak, Tricastin (Francia), Krsko (Slovenia) e si potrebbe continuare. Sono piu’ di un centinaio ( un c-e-n-t-i-n-a-i-o) gli incidenti nucleari avvenuti nel pianeta da quando l’uomo gioca con l’atomo.
     SOLO GLI IGNORANTI NON SANNO CHE NON ESISTONO CENTRALI NUCLEARI SICURE, cosi’ come non esiste niente di sicuro tout curt.
    SOLO GLI IGNORANTI NON SANNO CHE OGNI CENTRALE NUCLEARE RILASCIA SEMPRE, RIPETO S E M P R E, NELLE VICINANZE, INQUINAMENTO RADIOATTIVO.

     L’Italia dovrebbe puntare sulle energie rinnovabili, pulite e sicure.

    berlusconi e’ solo un vecchio nano malvissuto, che nella sua degenerazione senile si pulisce il ... la faccia (tanto nel suo caso e’ uguale) con un referendum popolare che ha detto no al pericolo nucleare.. anche perche’ il vecchio malvissuto governa coi decreti, non perde tempo con il "gregge confuso", che deve guardare la tv, comprare e non romprere i coglioni.

    CHE SE LE FACCIA AD ARCORE, QUEL NANO DI MERDA LE CENTRALI NUCLEARI,un po’ di coerenza, suvvia, perche’ se pensa, come pensa, di venire a farle in Sardegna si trovera’ la guerra civile.

    saluti
    m.c.

  • Di Paolo Praolini (---.---.---.179) 25 febbraio 2009 15:06
    Paolo Praolini

    Sono in fase di costruzione intorno al nostro paese nuove centrali in Albania, Bulgaria, repubblica Ceca, Ungheria, Lituania, Polonia, Romania, Slovacchia e Turchia.
    Non c’è possibilità di scampo in caso di un incidente nucleare, ma facciamo le corna.
    Abbiamo però l’opportunità di recuperare un Gap decennale che ci permetterebbe di annullare qualche svantaggio che oggi purtroppo abbiamo.
    Naturalmente bisognerebbe farlo dopo il parere positivo della maggioranza degli italiani, e sviluppando sinergie con le altre fonti energetiche disponibili.
    Non neghiamoci a priori un’altra possibilità di sviluppo.
    Il problema dell’Italia è che vicino casa non vogliamo neppure un letamaio che potrebbe anche puzzare.

    • Di maurizio carena (---.---.---.230) 25 febbraio 2009 17:35
      maurizio carena

       no, perdonami se insisto, ti credo in assoluta buona fede,ma la tua argomentazione non posso assolutamente accettarla. Nel modo piu’ fermo.
       Perche’, allora, se di fianco a me costruisconi forni crematori per le "razze inferiori" sono legittimato a farlo anchio?
       Vorresti dirmi che l’altrui comportamento legittima il nostro? Non so nel tuo caso ma, nel mio piccolo, prima viene la mia coscienza, la vita delle persone, l’eterno principio di precauzione, e poi, molto poi, tutto il resto.

       Il pragmatismo, nel migliore dei casi, mi ha sempre lasciato perplesso e, nel peggiore, mi disgusta.

       Della "scelta nucleare", ennesima boutade propagandistica del nano, per distrarre dai veri problemi (crisi, conflitto d’interessi, democrazia sclerotizzata, paese bloccato, gerontocrazia), io contesto sia la forma che la sostanza.
       Formalmente, uno che, permettimi l’espressione, se ne sbatte le palle di un referendum votato da decine di milioni di italiani e’ soltanto un emerito cialtrone, nemmeno degno di pulire i cessi di palazzo Madama.
       Nella sostanza, uno che nel XXI secolo resta ancorato a visioni di quello precedente, antieconomiche, antiambientali, antistoriche, e gia’ da alcuni Paesi abbandonate, ebbene, io lo considero un incubo, un ritorno al passato.

       Il futuro e’ nelle energie rinnovabili, anche se il mio fosse l’unico Paese a utilizzarle.

       Perche’ non importa se si porta a termine il viaggio, piu’ importante e’ che sia la direzione giusta.

       saluti.
       m.c.

  • Di Federico Pignalberi (---.---.---.179) 25 febbraio 2009 15:56

    Si sa già quanto verrà a costarci questo accordo folle?

  • Di mabo (---.---.---.227) 25 febbraio 2009 22:53

    Le riflessioni di Maurizio sono condivisibili al 99,9 %

    La considerazione che, siccome molti paesi a noi confinanti utilizzano il nucleare, noi non siamo al sicuro, quindi, tanto vale associarci all’allegra comitiva, non mi convince perché chi ha intrapreso questa avventura deve necessariamente portarla a termine, dati gli elevati costi per la dismissione dei siti esauriti.

    Non è un delitto favorire la ricerca per il miglioramento delle tecnologie legate alle fonti rinnovabili. Riproporre soluzioni avventuristiche, imprevedibili, superate,  pericolose, eticamente scorrette, è una scorciatoia degna di “politici” improvvisati, ottusi, senza coraggio. (politici, mah !)

    Un saluto

    Mauro Bonaccorso

  • Di Maurizio (---.---.---.89) 25 febbraio 2009 23:42

    Ancora si crede alle favole! Noi non siamo inglesi o francesi, dove il proprio governo "un po’" pensa al benessere dei propri cittadini, noi siamo in Italia, dove al nostro governo non importa un fico secco dei propri connazionali. Con le centrali si arricchiranno solo loro, le bollette non diminuiranno di un centesimo, anzi, aumenteranno per rifornire le casse dello stato dopo la grande spesa...Avete visto mai, una sola volta, abbassarsii prezzi al consumo quando lo stato ha avuto entrate superiori agli anni precedenti? Mai!
    Il nucleare è sbagliato. E’ tremendamente pericoloso! Se si continuerà su questa assurda strada faremo veramente una brutta fine!

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.154) 26 febbraio 2009 01:18
    Damiano Mazzotti

    Intanto vorrei precisare che in caso di incidenti alle centrali estere le nostre belle alpi ci proteggerebbero molto probabilmente dai danni più gravi.... Poi non abbiamo sistemato ancora le vecchie scorie... E a questi qua non gli lascerei neppure il guinzaglio del mio cane perchè si fotterebbero pure quello...

  • Di Salvo (---.---.---.14) 16 aprile 2009 10:45

    In Europa le centrali nucleari si smantellano e in Italia si costruiscono? Ma cosa è questa assurdità?
    L’Italia è soggetta tutte le calamità naturali tipo terremoti e vulcani che esplodono, pensate se ne avessero costruita una nel centro Italia che cosa sarebbe successo in seguito al terremoto avvenuto in Abruzzo? L’Italia ha una situazione privilegiata per l’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile. L’Italia ha il sole, il mare, i fiumi, il vento. Perché chi governa sta facendo una fissazione sul nucleare allora che il problema dello stoccaggio scorie altamente radioattive per 100.000 anni in modo sicuro non è stato ancora risolto? Pensate per i prossimi 100.000 anni che fardello lasciate alle prossime generazioni? State rubando loro il pianeta……
    E perchè accettate passivamente la decisione di quei pochi che per soldi venderebbero anche le loro madri.
    Bisogna organizzare una petizione su un sito internet dedicato e raccogliere il più possibile di firme.

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