Sicilia: si infiamma la campagna elettorale

E’ il Movimento per l’Autonomia ad infiammare la campagna elettorale per la prossima consultazione elettorale europea in Sicilia, e lo fa con il suo leader carismatico Raffaele Lombardo, in maniera speculare a quanto fanno da anni la Lega Nord ed Umberto Bossi nelle regioni settentrionali.
Domenica l’occasione è stata data da un incontro del Governatore della Sicilia con un gruppo di docenti dell’Università di Messina impegnati su posizioni autonomiste, in cui ha difeso con orgoglio i risultati della sua Giunta nel contenimento e nella razionalizzazione della spesa pubblica regionale, a suo avviso vera causa dello scontro al calor bianco in corso con alcune componenti della maggioranza, di diverso avviso.
Se le cose stanno così, è automatico ripensare al siciliano Leonardo Sciascia, quando raccontava di Un Paese dove non avevano più corso le idee, dove i principi – ancora proclamati e conclamati – venivano quotidianamente irrisi, dove le ideologie si riducevano in politica a pure denominazioni nel gioco delle parti che il potere si assegnava, dove soltanto il potere per il potere contava.
A questo punto sarebbe oltremodo opportuna una ampia ed esauriente replica sull’argomento della controparte politica, interna alla maggioranza di centro-destra, che questa proposta ha avanzato, al fine di porre il cittadino-elettore nella migliore delle condizioni per esprimere il proprio voto: la democrazia funziona così.
Certamente questo accadrà nelle roventi giornate di questo giugno siciliano, in cui si andrà a votare per il Parlamento europeo, ma con l’occhio rivolto a Palermo.
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