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Settimana della moda: Roberto Musso un viaggio a San Pietroburgo per la P/E 2011

Roberto Musso nasce a Vigevano e dal 1997 collabora con Barney’s a New York. Dal 2002 sfila alla settimana della moda con creazioni dipinte a mano e dai tagli volutamente imperfetti. Eppure c’è ancora qualcuno che chiede "Musso chi?" Un fashion delitto.

Sabato 25 settembre Roberto Musso ha presentato la sua collezione primavera estate al Palazzo Bagatti Valsecchi in via Gesù. Una sfilata gremita che ha costretto molti operatori del settore, me compresa, a rimanere in piedi. Il lato positivo è che ne è valsa la pena, gli applausi sono stati molti per l'inconfondibile stile di Musso.

Abiti bianchi con bordi colorati, maxi top adornati da cinturini in pelle, tagli a trapezio, maniche a palloncino per le camicie in seta, pantaloni e giacche "verniciati" a righe, fasce arricciate e completi spezzati tra lo chic russo urbano e la spiaggia anni sessanta americana.

I tessuti dipinti a mano, cifra stilistica della creatività visionaria di Musso, tornano ad asserire il cuore artigianale delle sue collezioni, inimitabile dalla moda seriale. Il grafismo che pervade la Collezione si esprime in colori dai toni e dalle sinfonie vegetali: tabacco, sabbia, pino, grigio pietra, rosa canina.

 

Mono cromo o contrasti assoluti per gli abiti in seta che trovano movimento nell’alternanza di spessori diversi e nel gioco di trasparenze.
Sofisticato l’abito bicolor che, bianco davanti e nero sul di dietro, ha un lembo cucito di fianco che si muove libero sulla lunghezza e dietro ha un dettaglio imprevisto che sigla lo stile del capo come una firma: il maxi tirante della zip rosa fluo. L’abito total black si anima invece di movimento con la costruzione del doppio tessuto che si avvita su stesso camminando.

Completano il look i gioielli creati da Osanna Visconti che ha interpretato la visione suprematista della sfilata realizzando monili in argento spazzolato.

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