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Sanremo. Chi paga gli stipendi?

Un milione di euro, oltre due miliardi delle vecchie lire, un mucchio di soldi con cui si possono comprare due Ferrari ed un buon usato (Ferrari ovviamente) oppure una bella villa (non esagerata per la verità) o per chi ha meno fantasia investire tutto in conti on-line superemunerati con rendita mensile da dirigente industriale

Come li guadagna Bonolis? Con qualche ora di trasmissione in Tv, presentando dal 17 al 21 febbraio il festival di Sanremo.

Non siamo ingenerosi, quelle poche ore di trasmissione in realtà sono il frutto di molti giorni di lavoro faticosi e creativi con risultati finali che (speriamo!) debbono soddisfare milioni di persone. Un compito quindi non facile realizzabile solo da poche persone di talento. E Bonolis, sia ben chiaro, è un artista di grande talento.



Ma, e ingrandiamo il MA, da dove proviene questo milione di euro? Dal momento che la trasmissione viene realizzata dalla RAI, proviene da una struttura pubblica dove le entrate sono il frutto della pubblicità e del "famigerato canone". Quindi, in parte, è denaro pubblico che nella stragrande maggioranza viene ritagliato da "striminziti bilanci familiari" frutto di mensilità talvolta anche di pubblici dipendenti che sono chiamati giustamente al loro duro quotidiano lavoro nel nome della sovranità suprema dello stato. Pensiamo per un attimo alle remunerazioni del personale addetto alla pubblica sicurezza oppure agli insegnanti, ecc. ecc. ai quali viene richiesta solidarietà sociale al punto da giustificare anche i così scarsi stipendi.

E‘ ovvio quindi che ogni centesimo di euro che deriva da una così "sacra contribuzione" deve essere spesa con altrettanto spirito; per questo, pur essendo un estimatore del bravo Bonolis, non approvo la scelta fatta dalla direzione RAI che ha elargito retribuzioni che non tengono assolutamente conto, oltretutto, della situazione morale e finanziaria generale.

Per questo mi auguro che, chi ne ha l’autorità ed il dovere istituzionale, raccolga il mio invito a prendere atto della situazione.

Commenti all'articolo

  • Di Giuseppe (---.---.---.216) 18 febbraio 2009 20:33

    Questa mattina ho ascoltato su Radio 24 un episodio che ha suscitato in me un profondo disgusto.
    Sono capitato di passaggio su questa emittente mentre mi spostavo lungo le varie frequenze percui
    non saprei riferire sul titolo del programma in questione condotto comunque da Gianluca Nicoletti il
    quale alla domanda posta da un radio ascoltatore invitato al dialogo su chi pagasse le spese del
    Festival di San Remo ha reagito in modo viperino e quanto mai incongruo, sostenendo l’estraneità della domanda e le inerenti considerazioni ,quasi si fosse sentito assimilato ad un contesto parassita che
    orbita nel mondo radiotelevisivo (?).L’interlocutore basito quanto intimidito trovava una certa difficoltà
    a proseguire nel dialogo ma il Nicoletti si è accertato prima che questi fosse ancora in linea,poi lo
    invitatava a continuare a parlare e non appena questi ha abbozzato la prima parola si è sentito il rumore
    di un forte PERNACCHIONE che lo copriva tranciando il dialogo.Quell’essere inqualificabile aggiungeva
    poi,padrone del campo,di avere inserito "LA SEGA" poiché in quel caso ci voleva.Ma che significa?
    Ma come si può trattare così una persona,che si è espressa peraltro in modo quanto mai lecito ed educato?Ma come può la direzione di RADIO 24 autorizzare o avallare l’umiliazione e lo sberleffo alla dignità di un ospite INVITATO a dialogare e ad esprimere quindi le proprie opinioni .
    Che scempio! Per un "media "quale Radio 24 poi!!
    Ma in quale mondo ed epoca stiamo vivendo dottor Guidi?
    Dov’è finita l’educazione,la morale ,il rispetto e tutte le altre accezioni dell’etica?Io un pò le ho conosciute;
    ho quasi 70 anni,ed eventualmente non si meravigli, La prego,della mia meraviglia.E le sarei grato se potesse dare qualche risonanza a cotesto sgradevole avvenimento.
    La saluto cordialmente .
    Giuseppe

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