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Samhain: il vero volto (con il ghigno) di Halloween.

Sottotitolo: Che orrore sei? Classifica i film horror, soprattutto quelli sconosciuti, da condividere in una serata con gli amici...ho fiducia in voi!

Nella cultura celtica il 31 ottobre è il giorno più importante dell’anno. All’epoca delle tribù celtiche di stampo rurale questa data segnava l’ultimo raccolto e l’inizio del duro inverno, ma non solo. Nella ruota dell’anno era il periodo in cui l’oscurità vinceva sulla luce del giorno e il momento ideale per concentrarsi sulla spiritualità e la riflessione. Le tribù davano molta importanza alla morte e al rispetto dei defunti tanto da credere che in questo giorno la divisione fra il mondo terreno e quello degli spiriti si assottigliasse permettendo contatti numerosi fra le parti.
Nella cultura pagana, più recente, il 31 ottobre rimane un giorno fondamentale, rappresenta la morte del dio e l’ultima celebrazione del raccolto, si crede sia un ottimo giorno per la divinazione e per liberarsi dalla negatività accumulata in tutto l’anno con il proposito di cominciare una nuova vita.


Chiaramente come molte delle tradizioni antiche tramandate dalle tribù molto poco rimane delle celebrazioni ai giorni nostri, il passaparola e l’accanimento commerciale hanno fatto sì che passasse in primo piano il lato ludico e giocoso della leggenda, come quella della zucca "Jack O’ Lantern" che tutti conoscono.
Non è detto comunque che una parte escluda l’altra, per cultura, religione o credenza personale non si può certo pretendere che tutti possano viverla nello stesso modo questa ricorrenza. In questo articolo punto alla fusione (o fusion come si dice in cucina) perchè è anche un po’ il mio stile di vita e dopo aver esposto la vera storia di questo giorno giungerei alla seconda parte del mito, cioè alla paura. Dato il tipo di paura che questa festa tende a scatenare non mi imbarcherò in una concezione filosofica sulla paura della morte, ma sulla paura goliardica legata al cinema.



John Carpenter ne fece un capolavoro, ultimamente quasi riproposto immondamente da Rob Zombie, un film che ancora oggi dopo i Pulse, Grudge, Ring, Phone, Toilette e chi più ne ha più ne metta fa ancora una gran paura: Halloween.



Un nome, una garanzia, protagonista Michael Myers, la sua inespressività e la sua voglia di vendetta dopo 14 anni passati a fissare un muro dell’ospedale psichiatrico. Non era stato rinchiuso ingiustamente eh, aveva preso a coltellate la babysitter e il fidanzato in atteggiamenti lascivi in una delle soggettive più belle della storia del cinema. Questo è il primo film che vi consiglio, ora tocca a voi...


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