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Roberto Saviano a Che tempo che fa (19/11/2012)

"Può accadere che uno scrittore decida di scrivere un libro e che questo gli cambi per sempre la vita, può accadere che scrivere un libro ti condanni a morte, può accadere che diventare scrittore, essere scrittore, può essere un mestiere rischioso, può accadere!" così Roberto Saviano introduce Salman Rushdie il pià importante scrittore indiano. Dopo il suo libro "I Versi Satanici" con la critica al fondamentalismo religioso, Rushdie viene colpito da una fatwa ed è da allora costretto a vivere sotto scorta.

Sono tanti i modi per sminuire l'operato di uno scrittore che denuncia o che riflette su temi scomodi per i poteri forti, la morte non è il solo modo per uccidere il suo operato, certe volte "non si attacca il libro in sé ma si inizia a demonizzare il suo autore". Secondo Rushdie quando uno scrittore vive sotto scorta "se muori diventi un martire della libertà di parola, ma se continui a vivere sei un opportunista che sta sfruttando la sua condizione per vendere qualche copia in più" all'inizio il caso fa notizia, dopo la storia stanca. 

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