Rinviato a giudizio Pierino Gelmini, lo spretato

Ieri i media parlavano del rinvio a giudizio di "don" Pierino Gelmini, ma Gelmini è stato spretato tempo addietro proprio per le gravi accuse che lo riguardano. Accuse che riguardano violenze sessuali sugli ospiti (anche minori) delle sue "comunità", dove l’ex prete diceva di curarli con la cristoterapia.

Gelmini non è "don" e non è nemmeno un "religioso" come alcuni lo hanno definito e insieme a lui sono finiti nei guai alcuni dei suoi collaboratori, intercettati dai carabinieri mentre cercavano d’intimidire i testimoni coinvolti nel caso.

Tutte cose che non sembrano turbare i suoi amici politici, da Berlusconi a Giovanardi fino a Gasparri, che ribadiscono la loro fiducia nell’ex sacerdote e continuano a raccontare la storia di quanti giovani avrebbe salvato dalla droga, anche se nessuno li ha mai potuti contare e anche se la cristoterapia è una bufala come se ne sono sentite poche.

Continua così la farsa che ha per protagonista l’anziano ex-sacerdote che, per difendersi dalle gravissime accuse, non aveva esitato a dirsi addirittura vittima di un complotto della lobby ebraico-radical-chic.

Vista l’avanzata età del reo, difficilmente Gelmini finirà in carcere, nonostante una fedina penale abbastanza sozza e un passato che lo ha già visto scontare quattro anni di carcere, una parte dei quali in isolamento per le molestie sessuali nei confronti di altri detenuti, quando era soprannominato "padre Jaguar" (dal modello di auto con cui circolava) e andava in giro millantandosi monsignore.