• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Economia > Record storico per la benzina: 2,013 € ed è ancora polemica

Record storico per la benzina: 2,013 € ed è ancora polemica

Il primato spetta ancora alle regioni centrali, Liguria e Toscana.

Viene toccato, nuovamente, un record per la benzina, 2,013 euro al litro, a causa degli addizionali, in Toscana e Liguria, dopo quello registrato la scorsa settimana e i cali dovuti alle promozioni nel week end, è ancora guerra sul prezzo del carburante.

Dopo le tante polemiche per lo sfondamento del tetto dei 2 euro, c'è da chiedersi cosa succederà e se verranno presi provvedimenti. La situazione sta diventando critica, con un aumento netto dall'anno scorso di 35 cent sul prezzo e 420 euro in più l'anno per il pieno, almeno secondo le maggiori associazioni di consumatori italiane.

Il prezzo medio rilevato tocca 1,924 euro/litro per la benzina, 1,809 per il diesel e 0,778 per il Gpl. Questo pesa gravemente sul bilancio familiare, in questo momento di crisi e con l'aumento dei salari che non riesce a coprire l'inflazione, anche alcune forze politiche iniziano a ravvisare la necessità di tagliare almeno parte delle accise.

Questione di coscienza, anche perché in Italia l'aumento del greggio e dei suoi prodotti di raffinazione incide solo relativamente sul costo finale. Le tasse e le accise fanno la grande parte, basti pensare che stiamo ancora pagando per avvenimenti quali la guerra in Abissinia o il terremoto in Irpinia, senza frasi e pensieri dettati da facili modi populisti, speriamo però che quando sarà detto: il popolo non ha più il pane, non gli si risponda "dategli le brioche". 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.84) 27 agosto 2012 20:04

    Salva-Monti >

    Ora il governo non ha più fretta. Passati 9 mesi “scopre” che, fatte le leggi, ci vuole del tempo per attuarle.
    A Monti tuttavia basta un tasso d’interesse sui Btp intorno al 6% per “vedere” avvicinarsi l’uscita dal tunnel. Quale uscita?

    Tra 4-5 mesi Monti passerà il “cerino” ai partiti in campo per le elezioni.
    Se il nuovo governo riuscirà a superare la crisi a Monti resterà il merito di averci tolto dal “baratro”. Se la crisi continuerà a mordere Monti sarà “prosciolto” avendo lasciato ad altri il compito di “attuare” le sue riforme per la crescita.

    Ecco il salva-Monti. Una maggioranza così “coesa” nel votare la fiducia su tagli e tasse come ora “concorde” nel tirare avanti in attesa di “scorgere” un qualche segnale di inversione. Tipo una “frenata” nella caduta del Pil.

    Guai parlare di elezioni anticipate!
    Purchè non ricompaia lo spettro di altre dosi di misure anti-spread e di “aggiustamenti” di bilancio.
    Si sa, governare è assunzione di “rischi”.
    Rischiare non è però prerogativa di una casta di Primi Super Cives attenta a …

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares