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 Home page > Tribuna Libera > Quello che (non) ho e che Saviano (non) dirà

Quello che (non) ho e che Saviano (non) dirà

Allora siete tutti pronti ad emozionarvi con le parole intense di Saviano? Oppure con le musiche e gli ospiti che daranno la sensazione che finalmente esiste un programma di sinistra e contro le ingiustizie sociali? Sì, proprio come "Vieni via con me", giusto?
 
Ma perché, mi chiedo, Saviano il legalitario e Fazio fanno una trasmissione che si intitola come la canzone dell'anarchico De Andrè? Mi sembra come quelli di CasaPound che fanno i manifesti con Rino Gaetano, Guccini e Che Guevara.
 

Saviano ovviamente non metterà mai la canzone de "Il gorilla" la quale recita che " tra la vecchia e il giudice, senza esitare scelse il magistrato acchiappandolo forte per un'orecchia e lo trascina in mezzo ad un prato e quello che avvenne fra l'erba alta non poteva dirlo per intero". Oppure "Un Giudice" che "era una carogna di sicuro perché ha il cuore toppo, troppo vicino al buco del culo". O la canzone "Nella mia ora di libertà" ove De Andrè si rivolge ai legalitari dell'epoca: "Certo bisogna farne di strada da una ginnastica d'obbedienza (...) da non riuscire più a capire che non ci sono poteri buoni". 
 
Ma Saviano non accennerà nemmeno l'altro bellissimo brano di De Andrè: "Sogno numero due". Sì, proprio il sogno dell'impiegato in cui il giudice gli svela che in realtà egli non era che una pedina del Potere costituito, che lo avevano osservato in ogni momento e lo avevano quasi aiutato a favorire il potere uccidendo "i soci vitalizi del potere ammucchiati in discesa a difesa della loro celebrazione".
 
Sicuramente ometterà quell'altra canzone di De Andrè: "Sidun". Quella dove c'è il lamento di un padre Palestinese che ha perso il figlio a causa del bombardamento israeliano.
 
Ma vedrete che almeno in una delle tre serate, Saviano citerà la frase di Pasolini sul poliziotto proletario, magari riferendosi al Movimento No Tav.
 
Ovviamente, Saviano, non dirà che quella citazione viene estrapolata dalla poesia "IL PCI ai giovani". Consiglio di leggerla attentamente: non è assolutamente a favore della polizia, ma decisamente contro l'intera Istituzione. Inoltre Pasolini si rivolgerà ai giovani dicendo: "Perché non ve la prendete con i magistrati, e vedrete....". 
 
Un attimo.
 
Forse qualcosa in merito dirà. Ma l'esatto contrario: dirà ai maifestanti No Tav di non prendersela con Caselli.
 
Esprimere il proprio dissenso contro un PM che ha tanto lottato contro la mafia è un qualcosa di indicibile per questi legalitari, un dogma religioso. Aveva ragione Pasolini, un profeta:
 
"Perché non ve la prendete con i magistrati, e vedrete...."
 

NOTIZIA DEL GIORNO:


Caso Lonzi: la Corte dei diritti dell’Uomo dichiara “irricevibile” il ricorso della madre

 
 
La Corte europea dei diritti dell’Uomo di Strasburgo ha “dichiarato irricevibile il ricorso” presentato da Maria Ciuffi, la madre di Marcello Lonzi, il detenuto morto in carcere a Livorno l’11 luglio 2003.
 
Lo ha reso noto la donna che ieri a Pisa ha partecipato al corteo degli anarchici in ricordo di Franco Serantini, lo studente sardo ucciso 40 anni fa in seguito a un pestaggio subito dalla polizia.
 
“Mi fido più degli anarchici che dei giudici”, ha detto Maria Ciuffi ricordando che suo figlio, che secondo la giustizia italiana è morto in cella a causa di un malore, “subì violente percosse in carcere al punto da provocarne il decesso”.
 
La decisione della Corte, in composizione di giudice unico, risale al 18 aprile scorso ma solo pochi giorni fa la donna ha ricevuto la comunicazione. “La decisione della Corte - si legge nel provvedimento - è definitiva e non può essere oggetto di ricorsi davanti alla Corte, compresa la Grande Camera, o ad altri organi”. Con la deliberazione di Strasburgo si chiude definitivamente la vicenda giudiziaria scaturita dalla morte del giovane detenuto livornese.
 

Commenti all'articolo

  • Di illupodeicieli (---.---.---.198) 14 maggio 2012 18:58

    Se il tribunale internazione di Kuala Lampur, quello che ha condannato Bush e Blair per intenderci, affrontasse casi simili a quello di Marcello Lonzi, non sarebbe male. Non sarebbe finzione tipo tv, ma soltanto un modo per dire e far vedere a qualcuno che ,altrove e in tempi di sicuro più brevi, c’è gente che esamina i casi , guarda le prove, legge i memoriali,e poi giudica senza farsi intimidire dal potere o obbedire a ordini di scuderia. Quanto a Saviano, di certo non andrà contro il premier o questi ministri, al massimo dirà che è colpa di Berlusconi e Tremonti.

  • Di (---.---.---.72) 15 maggio 2012 00:08

    ma chi è l’ignorantissimo che ha scritto questo pseudo-articolo con citazioni di De Andrè (che poi Il gorilla è di Brassens, non di De Andrè) alla cazzo? Ignoranza o mala fede, o entrambe?

  • Di (---.---.---.233) 15 maggio 2012 02:14

    Curioso che il monologo di Gramellini abbia subìto una interruzione audio di tre quattro secondi quando stava parlando di Berlusconi. La 7 (Telecom) non ha voluto rischiare di essere querelata? Guardate il video che passa su Youtube e vi accorgerete che non era un problema tecnico del vostro televisore. Il pretino vicario Gramellini, che gioca con le parole e con i dizionari del buon costume, forse la stava sparando così grossa che anche il regista ha dovuto chiudergli il microfono. Ma quale battuta aveva fatto il Gramellini, pretino vicario di Fazio? Ah, saperlo...

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