Quando il bar ti presenta il conto salato
Navigando su internet, leggendo recensioni di turisti mi capita sempre più spesso di notare insoddisfazioni da parte di viaggiatori costretti a pagare cifre esorbitanti per un caffè o una bottiglietta d'acqua in un bar del centro città di note località turistiche del nostro Paese. Notizia recente è ad esempio il comportamento di alcuni bar della città di Venezia, sorpresi a praticare prezzi normali ai residenti e più alti ai turisti, sopratutto se stranieri. Altri casi assurdi trovati online riguardano ad esempio una coppia di turisti francesi che ha pagato una bottiglietta d'acqua ben 9 euro ed una granita a limone 8 euro in un bar di Positano. Il titolare di questo esercizio commerciale ha giustificato i prezzi praticati dicendo che il locale era allietato da musica di piano bar e che comunque ai clienti era stato portato il listino prezzi.
Ormai siamo in un epoca in cui per organizzare le proprie vacanze, prendiamo in considerazione innanzitutto il prezzo e cerchiamo di non sfiorare mai il nostro budget. Come comportarci quindi se durante un'escursione ci viene sete oppure vogliamo concederci un piccolo spuntino? Ci sono vari suggerimenti che vi posso consigliare per non avere a che fare con baristi approfittatori. Comprare ad esempio una bottiglietta d'acqua, o una qualsiasi altra bevanda nei distributori automatici dove i prezzi sono ben esposti. I distributori inoltre si trovano ormai anche in musei e in aree pubbliche. L'alternativa potrebbe essere quella di acquistare bevande in minimarket o piccoli negozi.
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