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Caos Fiumicino: i diritti e i rimborsi per i passeggeri

Fiumicino si può considerare uno degli aeroporti più importanti d'Italia. Nelle ultime settimane però, i riflettori sono puntati sulla sua organizzazione poco efficiente a seguito di due incendi (il primo al terminal 3 a inizio maggio e il secondo ad una pineta a pochi metri dalle piste il 29 luglio scorso). Questi eventi hanno provocato enormi disagi, ritardi e cancellazioni sui voli in partenza e in arrivo e tante compagnie tra cui Alitalia, hanno minacciato Aeroporti di Roma di lasciare lo scalo con una perdita di introiti davvero importante. 

Ci pare evidente che la colpa di questi disagi e di non esser in grado di prevenire un evento disastroso, riguardi esclusivamente il gestore che per anni ha voluto fare solo cassa e zero investimenti in termini di sicurezza. I pochi investimenti che sono stati portati avanti hanno riguardato ad esempio la costruzione del terminal C (che dovrebbe sostituire il terminal 3) ma che, dopo 8 anni di lavori, è ancora uno scheletro, con la realizzazione solo dei pilastri e delle fondamenta. 

Insomma è davvero una situazione inaccettabile; l'aeroporto di Fiumicino è un aeroporto vecchio ed inadeguato ai volumi di passeggeri che ogni giorno transitano per questo scalo. In questi giorni i disagi stanno riguardando sopratutto le compagnie low cost come ad esempio Vueling che ha causato dei disservizi eccessivi ai passeggeri cancellando molti voli e senza riuscire a garantire a tutti i suoi passeggeri la riprotezione, cioè la possibilità di imbarcarsi su un altro aereo per raggiungere la stessa destinazione. 



I consigli che noi di Giroviaggiare possiamo darvi se dovete partire dall'aeroporto romano di Fiumicino, è innanzitutto quello di informarvi contattando la vostra agenzia, il tour operator o direttamente la compagnia aerea per sapere se il vostro volo è interessato da ritardi oppure altri disagi. 

Da non dimenticare che il vettore aereo ha l'obbligo di offrire assistenza ai passeggeri che possono riguardare: il rimborso entro sette giorni del prezzo di acquisto del biglietto, l'imbarco appena possibile su un volo di ritorno verso il punto di partenza iniziale o su un volo alternativo per la destinazione finale. Nel caso in cui vi è la cancellazione del volo o il ritardo nelle successive 24 ore, gli obblighi del vettore sono più stingenti: il vettore deve offrire al passeggero la possibilità di poter effettuare gratuitamente due chiamate telefoniche o messaggi via fax, telefax o email. Inoltre nell'ipotesi in cui il passeggero scelga il volo alternativo ed il suo orario di partenza è rinviato di almeno un giorno, il passeggero ha diritto di usufruire gratuitamente di pasti, bevande e di un'adeguata sistemazione alberghiera. 
Se il volo è cancellato a causa di circostanze eccezionali (avverse condizioni metereologiche, instabilità politica, rischi di sicurezza, scioperi) il vettore è soltanto tenuto al rimborso al passeggero del costo del biglietto. 
La manata partenza poi può riguardare anche il diritto a richiedere un risarcimento supplementare anche per i danni non patrimoniale (c.d. danno da vacanza rovinata). 

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