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"Pronti a bonifica Ilva, ma solo se colpevoli"

 
E' iniziato un balletto con lo scopo di distrarre l'attenzione, creare un polverone, fra colpevolisti e innocentisti, fra fazioni intorno al nulla. Bondi commissario da parte governativa per l'esecutività della bonifica prevista dall'AIA (parlare di bonifica rispetto a quel documento è già fare un eufemismo) scarica la responsabilità della bonifica dell’enorme discarica abusiva, per oltre 300mila tonnellate di rifiuti speciali, pericolosi, ubicata nell’area nord dello stabilimento siderurgico, in località Leucaspide, nelle vicinanze del limitrofo Comune di Statte.
 
E' la Cassa Depositi e Prestiti, azionista unica di Fintecna (società che ha ereditato funzioni e oneri del gruppo Iri, proprietaria dell'ILVA spa ceduta, anzi regalata, al gruppo Riva nel 1995) ad essere responsabile di quella discarica e quindi tocca a lei il risanamento, ribadisce Bondi. Regalata, dicevo, anzi è stato implorato Riva a prenderselo, quel colosso siderurgico, il più grande d'Europa, che ha consentito al padron bresciano di accumulare un patrimonio immenso. Da raccatta rottami di ferro che era.
 
Regalata, sì, perché in quell'atto di vendita, mai reso pubblico, e ancora oggi misconosciuto ai più, era previsto che Riva non fosse responsabile del risanamento ambientale pregresso al 1995, data dell'acquisto (sic) e quindi nemmeno di quella area in cui è stata riscontrata la presenza di rifiuti per una profondità di circa 10 metri e l’estensione di di circa 3 ettari. La Cassa Depositi e Prestiti ribadisce che non è dimostrabile che quell'area non sia stata utilizzata anche dopo il1995 dai Riva e quindi nulla malleva il nuovo proprietario dalle sue responsabilità.

La cosa andrà avanti per le lunghe come in un racconto kafkiano, e mentre si discuterà nessuno bonificherà, nessuno pagherà per i crimini contro l'umanità perpetuata nei confronti di quei cittadini novelli morti viventi, zombi siderurgici.

Non serve a nulla chiedere la nazionalizzazione di quell'area, perché i crimini commessi sono crimini in connubio pubblici e privati. Riva e Stato (politici e manager pubblici) corresponsabili insieme e in comunione di beni. Allora come adesso e per sempre!

 

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