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Processo Zamparini-Mastella, solo il Comune di Benevento sarà parte civile

Celebrata ieri la seconda udienza del processo Zamparini che vede imputati lo stesso imprenditore friulano e altre 13 persone. Dei 14 imputati, tra cui Clemente Mastella e Sandra Lonardo, in aula erano presenti solo l’ex assessore e attuale consigliere comunale di Lealtà per Benevento Aldo Damiano e il Segretario Generale del Comune di Benevento Antonio Orlacchio

Durante il dibattimento odierno il collegio giudicante, composto dai giudici Roberto Melone, Daniela Fallarino e Francesca Telaro, si è pronunciato sulle richieste di costituzione di parte civile presentate nella scorsa udienza del 10 maggio, dal Comune di Benevento, dalla società Reti&Sviluppo e dalle associazioni Altrabenevento e Assoconsumo.
 
Delle quattro richieste è stata accettata solo quella del Comune di Benevento mentre per le altre nulla di fatto. Le motivazioni del collegio giudicante sono state diverse: per l’Associazione Altrabenevento l’esclusione è dovuta alla non pluralità di sedi attive e di soci. Il Collegio ha comunque riconosciuto il carattere legale e ambientalista dell’associazione (contrariamente a quanto sostenuto dall’avvocato Prozzo, difensore di alcuni imputati durante la prima udienza). Dunque Altrabenevento, che contro l’ipermercato di Zamparini ha organizzato numerose iniziative e presentato dossier, diffide e denunce, compreso l’esposto da cui è nata l’indagine che ha portato a questo processo, non potrà coadiuvare l’accusa con un proprio avvocato durante il dibattimento.
 
Per l’Assoconsumo la motivazione della mancata accettazione come parte civile ricade, invece, sulla generalità dell’attività dell’associazione; per la società Reti & Sviluppo, il cui amministratore Paolo D'Arco fa parte dei 14 imputati (per conto di Zamparini aveva chiesto le autorizzazioni e avviato i lavori), la non accettazione come parte civile è dovuta al fatto che la stessa società avrebbe comunque potuto evitare il fallimento e pagare i suoi creditori a prescindere dall’indagine e dai reati contestati al suo amministratore.
 
A questo punto si aspettava la prosecuzione dell’udienza, ma il collegio giudicante ha dovuto prendere atto della richiesta degli avvocati difensori di un ulteriore rinvio per presentare altre eccezioni preliminari. Dunque, dopo sei anni dal fatto, cioè dall’apertura del centro Commerciale avvenuta a ottobre 2006, si dovrà attendere ancora per l’effettivo sviluppo del dibattimento previsto per il 21 giugno.
 
Chissà se per quella data saranno presenti anche gli imputati “illustri” e si potrà finalmente proseguire in questo processo a ostacoli, da alcuni già definito: “processo farsa”.
 
 
LA PRIMA UDIENZA: “Corruzione e abusi per il centro commerciale”. Inizia così il processo a Zamparini e Mastella

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