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Ponza, fronte incendi: un arrestato

“Chi trova un amico, trova un tesoro”; così recita un vecchio proverbio, ma non è sempre così, specialmente quando la bravata di un amico coinvolge anche chi non c’entra niente.

E’ quello che è successo mercoledì quando i Carabinieri hanno fermato I. G. un ragazzo del posto sospettato di aver appiccato l’incendio in via Montagnella, località Le Forna. Con lui sono stati interrogati anche due amici che però sono stati subito rilasciati per essere estranei al fatto. Purtroppo per il ragazzo, il fermo si è trasformato in arresto alla confessione dello stesso.

Un ragazzo pieno di problemi, a quanto pare. Sono i giorni dell’indignazione (ormai questa parola va di moda), ma forse sarebbero più utili quelli della riflessione.

La verità è che i primi colpevoli del malessere altrui siamo proprio noi ogni volta che guardiamo una persona in difficoltà e non facciamo niente per aiutarla. Molte volte è più facile pensare che non ci possiamo fare niente. Allora ben venga l’amicizia quando serve a consolare le tribolazioni altrui.

Grande confusione si è creata intorno al fatto che il ragazzo in questione era da pochi mesi volontario della Protezione Civile.

Indignata è la sezione dei volontari della Protezione Civile di Latina che, in un comunicato stampa riassume la vicenda mettendo in evidenza il lavoro lodevole dei volontari e sottolineando:

il volontariato ha spesso funzione di recupero e di coinvolgimento di soggetti o, comunque, in qualche modo emarginati dalla società”.

Resto scioccata allora dal finale del comunicato dove viene specificato che i volontari della zona manifestano il loro orgoglio di appartenenza avendo partecipato attivamente a fermare la mano criminale di una mente malata”.

Anche qui la riflessione è dovuta.

Se ci preoccupiamo tanto di recuperare persone con problemi ed emarginate, non possiamo permetterci di essere orgogliosi, se questa persona sbaglia, di “averlo fermato” né tanto meno di apostrofarla pubblicamente come “mente malata”.

Credo e spero che ieri si sia trattato solo di una bravata. A fronte delle tante polemiche e dei tanti dubbi che tutt’ora esistono circa i tanti, troppi incendi che ha visto quest’isola, bisogna sempre avere la saggezza di non fare mai di tutta l’erba un fascio; infatti se è vero che ci sono persone che di scrupoli se ne fanno pochi arrivando a tutto per un proprio tornaconto personale, è anche vero che ci sono tante persone che si impegnano quotidianamente perché tutti possiamo vivere in un mondo migliore.

Purtroppo la superbia dei pochi copre l’umiltà dei tanti.

Da che mondo è mondo, è stato sempre così.

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