• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cronaca > Per non morire di mafia. Grasso punta il dito contro la "zona (...)

Per non morire di mafia. Grasso punta il dito contro la "zona grigia"

Uno spettacolo nato «per sfinimento» dell’autore. Lo spunto è stato un libro scritto dal procuratore antimafia Piero Grasso, “Per non morire di mafia”. "Gli ho proposto così tante volte di trarne uno spettacolo teatrale che alla fine ha ceduto", ha detto Sebastiano Lo Monaco, attore, interprete del protagonista del libro.

L’incontro che precede la messa in scena spazia dall’educazione alla legalità ai ricordi personali. Grasso cita Falcone («se ti trovi davanti a un muro non lo affrontare a testa bassa, ti fai solo male. Prova ad aggirarlo, scava anche con le unghie ma trova un modo per superarlo»). E cita Paolo Coelho: «La vita è come un ruscello: all’inizio zampilla, poi crea delle anse, devia il percorso, ma non perde mai di vista il suo obiettivo». Il procuratore ospite al teatro Morlacchi lo scorso martedì è didascalico, vuole coinvolgere i giovani in sala e spiegare bene ai perugini cos’è la mafia. Con gli occhi di chi la conosce bene e, come il ruscello di Coelho, non smette mai di lottare per sconfiggerla.

A chi critica la magistratura che indaga su fatti vecchi ricorda la signora Ninetta: «L’ho incontrata a Genova, durante una manifestazione organizzata da don Luigi Ciotti in memoria delle vittime di mafia – racconta – Mi voleva baciare perché, grazie alle indagini della magistratura e alle parole di un pentito, erano stati ritrovati i resti di suo figlio scomparso 17 anni prima». Ringrazia l’associazione Libera per il lavoro che fa nel non lasciar morire il ricordo delle vittime di mafia, ricordo che «dà un ristori psicologico ai parenti, insieme all’accertamento della verità». E non si sottrae alle domande sull’attualità: «Angelo Provenzano? È stato catturato dalle sirene del giornalismo» risponde a chi gli chiede un parere sull’intervista che il figlio del boss ha rilasciato al programma di Michele Santoro per chiedere che il padre venga curato fuori dal carcere. «Alcuni hanno intravisto una minaccia velata nelle sue parole, io credo che sia normale nel rapporto che si viene a creare tra padre e figlio».

Grasso punta il dito contro la zona grigia che permette il diffondersi delle pratiche mafiose in tutta Italia. «In Sicilia ci sono 5milioni di abitanti e 5mila affiliati. Dovrebbe essere una partita vinta in partenza, ma non è così perché attorno alla mafia ruota una società che fa sconti alla criminalità organizzata per un tornaconto personale». E lancia un j’accuse contro i politici: «Preferirei che ci fosse un parlamento che legiferasse per punire reati che sono indispensabili alla lotta contro la zona grigia, come la frequentazione di mafiosi».

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares