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Ospedale a cinque stelle per Santa Sofia (alta Romagna)

L’intera opera a compimento verrà a costare oltre diecimila Euro, ma tanti saranno i vantaggi per quelle popolazioni "di confine" tra Romagna e Toscana, finora costrette a recarsi a Forlì per visite e prestazioni sanitarie.

Alla mensa per i dipendenti situata al secondo piano potranno accedere anche parenti dei pazienti, qui roverati, al prezzo di 8 € per ogni pasto.

L’inaugurazione sabato 29 novembre alla presenza delle autorità locali. Sarà presente anche il vescovo di Forlì Mons. Lino Pizzi, assieme al prefetto Dr. Trovato, soddisfazione nel mondo degli anziani.

Da diversi anni, l’Ausl di Forlì è impegnata nel portare l’assistenza sempre più vicino al cittadino, garantendo standard qualitativi elevati tanto al centro quanto in periferia. E’ per questo che si è investito e si sta investendo molto nelle strutture sanitarie periferiche, potenziandole affinché possano gestire al meglio le esigenze della popolazione locale e integrandole appieno nella rete aziendale. Un problema questo della sanità molto sentito in tutta la regione Emilia-Romagna, al contrario di quanto sta avvenendo nel sud del Paese, dove sono tante le strutture sanitarie pubbliche, costruite con soldi nostri e rimaste inutilizzate, ed abbandonate a se stesse, dove macchinari, arredamenti e quanto serve a fare ospedale sta marcendo per incuria o meglio per soddisfare certe "baronie" che continuano in malo modo a gestire la sanità privata, se pure in convenzione con quella pubblica.

La sanità deve "continuare ad essere il nostro fiore all’occhiello e sin d’ora garantiamo ai nostri cittadini che non vi saranno nuovi ticket per l’anno che verrà". Parole queste espresse di recente dal Governatore Vasco Errani in una conferenza stampa.

L’impegno dell’Ausl di Forlì per migliorare la sanità sul territorio, non si limita comunque al livello ospedaliero solo provinciale. Nell’ambito della costituzione dei Nuclei di Cure Primarie promossa dal Dipartimento di Cure Primarie dell’Ausl di Forlì, va sottolineata infatti la riorganizzazione dei medici di medicina generale dell’Alto Bidente (Cusercoli, Civitella, Galeata, Santa Sofia) in un nucleo funzionale: ciò significa che i singoli professionisti continueranno a ricevere normalmente nei propri ambulatori, senza una sede unica di riferimento – ad esclusione di Cusercoli e Civitella, dove sono concentrati in una sola struttura - con la possibilità, però, per i loro pazienti di recarsi, qualora necessitino di prestazioni ambulatoriali urgenti negli orari di chiusura del proprio medico di fiducia, nello studio di uno qualsiasi dei colleghi appartenenti al nucleo. L’apertura dei diversi ambulatori è stata coordinata in modo da consentire ai cittadini l’accesso alla sede più vicina. Per tale ragione già qualche anno addietro si pensò di potenziare l’attuale e ben funzionante ospedale Nefetti di Santa Sofia con un investimento iniziale pari a 4.437.713 € - completando il "corpo di fabbrica grezzo del fabbricato",unitamente alla totale ristrutturazione del secondo piano, considerato da sempre "il corpo storico" e che dista circa 800 metri dal centro cittadino; un edificio - costruito negli anni 90.



A fine lavori l’investimento complessivo si aggirerà sui 10 milioni di €, investimento valido per per gli standard del confort, per l’ottimo arredo di cui l’ospedale si è dotato, ma soprattutto per la qualità dei servizi che verranno erogati. Tale struttura, già operativa dal mese di ottobre, verrà inaugurata sabato 29 novembre (domani per chi legge) ed occuperà 100 dipendenti, mentre i posti letto saranno oltre 40. Entusiasmo in tutta la valle del Bidente, dove la popolazione anziana è sempre in numero crescente, è stata espressa da Wally Valbonesi responsabile del centro Auser Volontariato onlus di questa vallata: "siamo orgogliosi per il potenziamento di questa struttura sanitaria, che ora, ampliata di altre specializzazioni ambulatoriali, costringerà sempre di meno i nostri anziani a viaggi faticosi fino all’ospedale provinciale Pierantoni in Forlì". L’opera voluta dal compianto presidente di Asl Forlì Dr. Massimo Pieratelli ha finalmente raggiunto il suo apice. Il primo ospedale a Santa Sofia venne costruito a metà degli anni 800, quando il comune apparteneva allora alla provincia di Firenze.



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