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Obama, Cameron e un hot dog a bordo campo

Il momento non è dei più facili: la minaccia della rappresaglia talebana in Afghanistan per la strage del soldato a stelle e strisce e i sondaggi che lo danno in discesa libera. Ma, nonostante questo, il presidente americano Obama non rinuncia alla sua passione per il basket. Non quello dorato del Nba, ma quello universitario della Ncaa. Con un incontro ufficiale con il suo collega inglese Cameron, proprio a bordo campo.

La prima notizia l’ha lanciata via internet sul suo sito ufficiale, invitando elettori e appassionati a sfidare le sue previsioni, compilando il tabellone finale della "March Madness". Come se il nostro Presidente del Consiglio scrivesse sul suo sito: “Chi pensi che vinca lo scudetto di calcio quest’anno? Sfida le previsioni del presidente!”. Ai vincitori, che stileranno un pronostico migliore di Barack Obama, l'onore di vedere pubblicato il proprio nome sul sito internet. Una passione quella di compilare il tabellone del Ncaa, chiamato "bracket" negli States, che coinvolge il 58% della popolazione.

Poi è stata la volta dell’incontro diplomatico ufficiale. Più o meno ufficiale. Lui e il suo collega, il premier inglese David Cameron, in prima fila all’incontro tra Mississippi Valley e Western Kentucky. Mogli a casa, camicia a quadretti aperta per lui e polo blu per Cameron, i due non hanno rinunciato al classico hot dog accompagnato da birra, come nella più classica serata tra amici.

Infine c’è stata l’intervista con la tv satellitare di sport Espn, che segue tutta la "March Madness". Direttamente dalle stanze della Casa Bianca, Obama ha riempito tutto il tabellone: 64 squadre che in sfide ad eliminazione diretta puntano alle Final Four, in programma a New Orleans, dal 31 marzo al 2 aprile.

Il presidente afro-americano, grande appassionato della palla a spicchi, nonché discreto giocatore, non è nuovo a questo genere di previsioni sui grandi avvenimenti sportivi, ma non sempre ci ha “azzeccato”: nel 2009 puntò con successo su North Carolina, nel 2010 e nel 2011 su Kansas, che però non centrarono l’obiettivo. Quest’anno si rigioca la carta di North Carolina, l’università da cui è uscito Michael Jordan, tanto per intenderci, con Kentucky finalista e Ohio State e Missouri, qualificate alle Final Four.

E così, con la benedizione di Obama, il torneo universitario si appresta a vivere la sua fase più esaltante. Una vera e propria March Madness, follia di Marzo, con Palazzetti da oltre 20.000 posti, completamenti stipati di ragazzi colorati, rumorosi e canterini, con tanto di banda musicale e mascotte, pronti ad esplodere per la vittoria della loro squadra.

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