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Noilaquila.com, ricorda e ispira il futuro

Preservare la memoria, per costruire il futuro o quantomeno ispirarlo. E’ l’intento dell’iniziativa “Noi, L’Aquila”, progetto realizzato grazie alla collaborazione tra Google, il Comune della Città dell'Aquila, l'ANFE (Associazione Nazionale Famiglie Emigrati), L'Università degli Studi dell'Aquila e l'architetto Barnaby Gunning.

L’obiettivo dell’iniziativa (partita lo scorso 14 giugno), come si legge sul sito, è “quello di preservare la memoria dell'Aquila e di dare visibilità internazionale alla città, con la speranza di stimolare il turismo e la ricostruzione. Il fine è quindi duplice: ricordare il passato della città e preservare il ricordo dell'Aquila prima del terremoto, al fine di tramandarlo alle generazioni future; e ispirare il futuro dell'Aquila, mobilitando la comunità italiana ed internazionale per stimolare il progetto di ricostruzione della città attraverso l'utilizzo di modelli 3D”.

Così se da un lato è possibile esplorare e ricordare con foto del post-sisma e del pre-sisma dell’aprile 2009, dall’altro, grazie proprio agli strumenti di modellazione gratuiti proposti da Google è possibile la creazione e la condivisione di modelli 3D per ispirare la prossima ricostruzione.

Nella sezione “Esplora e ricorda” sono già numerose le testimonianze inviate al sito che mostrano la situazione prima e dopo il terremoto. Trova spazio anche il viale che unisce la Villa Comunale con la Basilica di Collemaggio, dove è stato affisso lo striscione “L’aquila ore 3.32, noi non ridevamo”, con esplicito riferimento alla vicenda dell’imprenditore Francesco Maria De Vito Piscicelli e la famosa telefonata intercettata nell’ambito delle indagini sulla “cricca”, in cui lo stesso Piscicelli afferma di aver riso “nel letto alla notizia del terremoto”. Oppure troviamo la stessa Basilica di Collemaggio, in un impietoso, ma reale “prima e dopo”.

Noilaquila fa parte di un progetto pilota che Google ha intenzione di mettere a disposizione di tutte le comunità coinvolte in catastrofi naturali. Il Giappone infatti, dopo il disastro del terremoto dove è stata coinvolta anche la centrale nucleare di Fukushima è tra i primi paesi ad aver implementato il progetto.

Un progetto simile era già stato sperimentato dopo l’uragano Katrina che sommerse New Orleans. Le testimonianze di quei momenti e del dopo uragano erano state infatti raccolte nel sito Hurricane Archive, il cui intento era proprio quello di ricostruire una banca dati digitale della memoria della New Orleans pre Katrina.

Noilaquila.it si presenta come un luogo virtuale dove conservare la memoria, ma anche un laboratorio per progettare il futuro e guardare oltre la disgrazia dell’aprile di due anni fa, per realizzare almeno virtualmente qualcosa di cui un Paese come l’Italia ha bisogno come il pane: la memoria e la proposta, almeno su internet, per ora, condivisa.

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